| Le elezioni non sono che un rito periodico. Quello che conta è rafforzare i principi e la presa di un movimento innovativo. Scrivo non per pedanteria ma per sincera curiosità e motivazione al confronto, dentro il testo del Manifesto, una serie di spunti pratici per creare maggiore dinamismo ideale e partecipazione. Ovviamente posso impegnarmi per innescare le novità in questione
_______________________________________ GRAZIE PER L'ATTENZIONE E SALUTI_________________________________
1. NOI FIRMATARI DEL PRESENTE MANIFESTO, SINGOLI CITTADINI E RAPPRESENTANTI DI COMITATI, ASSOCIAZIONI E GRUPPI POLITICI DEL LAZIO, CONSAPEVOLI CHE GLI ATTUALI PARTITI SONO RESPONSABILI DELLA GESTIONE FALLIMENTARE DELLA “COSA PUBBLICA”, CI IMPEGNAMO A CREARE UNA FORZA POLITICA UNITARIA CHE CONCORRA ALLE PROSSIME ELEZIONI DELLA REGIONE LAZIO. Evolviamo, superata la congiuntura elettorale locale, verso l'esito fisiologico di una rete in cui il termine cittadino (mi piace il paragone con il citoyen della Rivoluzione Francese) è necessariamente italiano, multietnico, europeo e transnazionale. Perchè non aprire, tanto per cominciare, un blog in inglese dedicato al confronto con esperienze europee similari ?
2. SIAMO CONSAPEVOLI CHE IN QUESTO PAESE VIGE UN SISTEMA ELETTORALE CONTORTO E DISTORTO, CHE RENDE IMPOSSIBILE UN VERO E PARITARIO CONFRONTO TRA LE FORZE POLITICHE E SOCIALI, MA VOGLIAMO CREARE UN’ALTERNATIVA PER QUEI MILIONI DI ELETTORI CHE SI ASTENGONO DAL VOTO O ANNULLANO LE SCHEDE E PER COLORO CHE, PUR VOTANDO, RIMANGONO SENZA ALCUNA RAPPRESENTANZA. Aggiungerei, evolvendo da un approccio difensivo tipo del clima elettorale, un frase positiva, un ideale "rivoluzionario" che possa prescindere da qualsiasi congiuntura, tipo "Vogliamo creare infine un sistema di partecipazione politica nuovo fondato sul diritto personale di ciascun cittadino ad uno spazio di confronto reale sui temi di suo interesse". Questa è la proposta veramente nuova. E' durissimo realizzare questo, ma credo che sia proprio qui il grande bisogno sociale che se soddisfatto porterà ad un esplosivo successo della proposta di rete. Ovvero, al di là dei temi trattati la gente ha bisogno di essere RICONOSCIUTA nelle identità personali delle istanze che porta. il male più grande attualmente è la solitudine, la spersonalizzazione metropolitana, la mercificazione di ogni valore o sentimento. Se si saprà parlare a ciascuno riconoscendolo come persona si avrà un enorme successo. Ovviamente bisognerà migliorare e amplificare al massimo gli strumenti virtuali che sono gli uinici che possono garantire il funzionamento di simili spazi. Questo blog in cui sto scrivendo io, portatore di una istanza "filosofica" è l'esempio di quello che voglio dire. Voglio vedere se la "rete" così com'è sarà in grado di captare con le sue antenne e riconoscermi .....Mi avventuro a dire che siamo al punto in cui la gente è talmente esasperata da preferire una risposta negativa ad un suo bisogno nella quale però legge una reale attenzione personale al problema, piuttosto che un accadimento positivo che arriva indistinto e spersonalizzato. Ancora, su questo filone, da strumenti virtuali sempre più evoluti per il confroto e la discussiojne, si dovrà considerare alla fine strumenti virtuali di 1) democrazia partecipata (portali di interazione enti - cittadini per la valutazione dell'efficacia dei servizi pubblici, 2) democrazia diretta estrema (chip card elettorale e voto telematico, difusione dello strumento del voto elettronico da PC anche con referendum continui su temi cruciali (stile Svizzera).
3. E' VIVA, VIVISSIMA IN NOI LA VOLONTA' DI MIGLIORARE LA QUALITA’ DELLA VITA DI OGNI PERSONA, A COMINCIARE DALL'ARIA CHE RESPIRA, DA COME VIENE CURATO, DA COME E QUANTO LAVORA, DA COME VIENE ISTRUITO, DA COSA MANGIA E COSA BEVE, DA COSA COMPRA E QUANTO SPENDE, NEL RISPETTO DI TUTTI GLI ESSERI VIVENTI E DELL’AMBIENTE. Un "benchmarking" che permatta di valutare il livello di aderenza a questi principi potrebbe essere la "sostenibilità" delle attività economiche intesa come capacità delle stesse di accompagnare la terra e la sua popolazione IN EQUILIBRIO attraverso il terzo millennio. Una proposta operativa forte da aggiungere al Manifesto potrebbe essere: "E' altrettanto forte e presente la necessità di creare una vera cultura economica aderente ai principi di sostenibilità, dalle scuole alle aziende, che sappia ridare al termine "imprenditore" la valenza originaria, a tutti applicabile, di coraggioso costruttore di organizzazione economica volta veramente a massimizzare il benessere di tutti gfli individui". Una rete forte non potrà prescindere dal coinvolgiemnto di "imprenitori" che condividano ideali diversi, di sostenibilità. Ce ne sono. Siamo in una economia di mercato. Bisogna sapere parlare anche alle aziende. Perchè non organizziamo seminari sulla conoscenza dei diretti produttivi locali, invitando sia scuole, università che aziende ?
4. CI IMPEGNAMO A COSTRUIRE UN PROGRAMMA CHE REALIZZI QUESTI PRINCIPI, NEL RISPETTO DEI VALORI DELLA PACE, DELLA GIUSTIZIA E DELLA NONVIOLENZA, ATTRAVERSO L'ATTUAZIONE REALE DELLA COSTITUZIONE, IL RISPETTO DELL’AMBIENTE INTESO COME TUTELA DELL’EQUILIBRIO TRA LA TERRA E LA BIODIVERSITA’, LA CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE LOCALE E LA LOTTA CONTRO LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E CONTRO LA CONNIVENZA TRA POLITICA E MAFIE.
5. CONSIDERIAMO L’OSSERVANZA DI LEGGI BASATE SU PRINCIPI DI DEMOCRAZIA E LAICITA’, INTESA COME RISPETTO DEI RUOLI FRA LE RELIGIONI PRESENTI NEL TERRITORIO E GLI ORGANI ISTITUZIONALI, ELEMENTO FONDAMENTALE DI UNA SOCIETA' MODERNA CHE CONIUGHI PARTECIPAZIONE, TRASPARENZA ED EFFICIENZA. Aggiungerei, riallacciandomi sempre al tema della internazionalizzazione, anche i ruoli delle "Etnie" e non solo delle religioni. In Italia ci sono ormai centinaia di migliaia di cittadini di cittadini, che hanno diritto di voto, che si considerano italiani a tutti gli effetti pur conservando radici linguistiche ed etniche (e giustamente) diverse: arabi, africani, sudamericani, russi, ucraini, ecc.
6. SIAMO CONVINTI CHE IL NOSTRO IMPEGNO, UNITO ALLA PARTECIPAZIONE E ALLA FIDUCIA DI OGNI CITTADINO, RENDERA' POSSIBILE, PER LA NOSTRA REGIONE, UN CAMBIAMENTO DEGNO DI ESSERE CHIAMATO TALE.
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