PROGETTO CHILOMETRI ZERO

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michelerpi
view post Posted on 1/7/2009, 18:14




In Italia, ma soprattutto nelle grandi metropoli e le loro province ormai sta diventando un problema significativo ed allarmante la mobilità. L’estrema densità abitativa che ormai esiste nel nostro paese, soprattutto in città come Roma sta rendendo inutili tutte quelle soluzioni temporanee che non fanno altro che incentivare i cittadini a spostarsi di più ed in maniera completamente disorganizzata, come la costruzione di nuovi parcheggi o l’isterica costruzione di nuove abitazioni e uffici in provincia per decentrare la mobilità. Inoltre il continuo spostamento con mezzi propri sta peggiorando la situazione dell’inquinamento soprattutto nelle grandi città, nonché lo stress della popolazione e lo spreco di tempo dovuto all’intenso traffico. Noi pensiamo che oggi, bisogna concentrare l’attenzione sull’immobilismo per risolvere questi problemi. In sostanza, occorre che gli italiani inizino a spostarsi esclusivamente per piacere e non più per necessità. Questo non è di certo raggiungibile con un’unica soluzione ma con la somma ed il coordinamento di molte innovazioni nel sistema di vita e nella mentalità di tutta la società. Per questo abbiamo deciso di elencare una serie di proposte che favorirebbero quest’immobilismo:

- TELELAVORO: Si vuole proporre inoltre il telelavoro che in un paese sviluppato dovrebbe essere un pilastro sociale della tecnologia volto a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Premesso che esistono delle tecnologie all’avanguardia per gestire in ogni modo il collegamento remoto tramite server permettendo a chiunque di svolgere il proprio lavoro in qualunque posto si trovi, occorre rendere fattibile il lavoro dalla propria abitazione. La proposta, ovviamente, riguarda solo il lavoro terziario di dipendenti e professionisti che comunque occupa una grande fetta del lavoro, soprattutto nelle grandi metropoli. Ci sarà la possibilità, da parte di tutti quei datori di lavoro informatizzati, di creare le premesse per far lavorare da casa i propri dipendenti 3 o 4 giorni a settimana. Il datore di lavoro, pertanto, dovrà fornire ai propri dipendenti dei mezzi necessari per il loro lavoro (materiale di cancelleria, sistemi informatici, telefoni aziendali, etc…). D’altro canto, sempre il datore di lavoro, potrà usufruire delle adeguate tecnologie e degli opportuni metodi di verifica dell’attività lavorativa durante l’orario di lavoro. Il dipendente sarà libero di accettare totalmente o parzialmente queste condizioni lavorative che comunque mirano a migliorare la qualità della vita del dipendente stesso. Lo stato dovrà incentivare il telelavoro, supportandolo con degli incentivi e sgravi fiscali per adeguare tali tecnologie, anche stipulando delle importanti convenzioni con i produttori leader di questo mercato. I fondi per questi incentivi saranno automatici derivanti dai benefici che conseguiranno dall’applicazione del telelavoro. I benefici valutati sono i seguenti:
- Diminuzione di traffico stradale negli orari di punta di apertura e chiusura uffici.
- Diminuzione dell’inquinamento per minore mobilità da parte dei cittadini.
- Diminuzione del problema dei parcheggi negli orari diurni vicino agli uffici.
- Diminuzione sovraffollamento dei mezzi pubblici negli orari di punta di apertura e chiusura uffici.
- Diminuzione dei costi di trasporto da parte dei lavoratori.
- Diminuzione di stress da parte dei lavoratori.
- Sviluppo economico significativo delle aziende leader nel settore di tali tecnologie.
- Incentivazione per la creazione di nuove aziende che producano tali tecnologie.
- Informatizzazione delle aziende sviluppate nel terziario.
Ad esempio, evitando di impiegare notevoli risorse per la gestione del traffico, dei parcheggi, e del trasporto pubblico, si potrebbero recuperare i fondi d’incentivazione al progetto. Riteniamo, tuttavia, che sia di fondamentale importanza mantenere almeno un giorno o due a settimana in cui il dipendente si rechi in ufficio per gestire quei rapporti interpersonali con i colleghi e datori di lavoro, e per gestire alcuni aspetti per cui si necessita della presenza fisica nei locali aziendali.

- TRASPORTO COLLETTIVO: Come già fatto in alcune città europee, proponiamo l’istituzione di un servizio internet che coordini ed organizzi il trasporto alternato di gruppi di persone per i tratti casa – lavoro, permettendo ad ogni lavoratore di prendere il proprio mezzo solo una volta a settimana. Questo favorirebbe la presenza di meno autoveicoli su strada e la socializzazione dei cittadini. Ovviamente questo servizio dovrà garantire la sicurezza di tutti, avendo quindi sufficienti informazioni sulle persone che escludano comportamenti illeciti o pericolosi tesi a ledere l’incolumità altrui.
- INFORMATIZZAZIONE PUBBLICA E PRIVATA: Noi non abbiamo idea di quanti siano gli spostamenti per motivi amministrativi vari come prenotazioni di visite o esami medici, il pagamento di bollette, l’effettuazione di operazioni bancarie, la presentazione ed il pagamento di documentazioni fiscali e così via. Riteniamo che nel 2009 questi spostamenti potrebbero essere evitati per gran parte di essi. E’ ormai indispensabile informatizzare al massimo tutti quegli uffici pubblici e privati che garantiscono i servizi quotidiani atti a gestire la vita dei cittadini. Questo per rendere inutili molti spostamenti. Proponiamo, pertanto l’incentivazione da parte del governo per una moderna e completa informatizzazione di tali realtà. Ogni banca deve permettere di svolgere tutte le operazioni on-line con costi minori rispetto a quelli agli sportelli e così anche la posta stessa, soprattutto per il pagamento delle bollette. Tutti gli uffici pubblici devono permettere l’esecuzione delle operazioni on-line con la spedizione dei documenti via e-mail in formato elettronico (Carta d’identità, certificati di residenza, etc..), compresa la documentazione ed il pagamento relativi al fisco (questa parte già è abbastanza avanti). La prenotazione ed il pagamento anticipato delle visite mediche e degli esami deve essere possibile on-line, con la possibilità di stampare tutti i documenti necessari, comprese le ricevute fiscali. E’ significativo anche incentivare lo shopping on-line, aiutando tutti i negozi ad avere la tecnologia per garantire al cliente la consegna del materiale richiesta con la clausola, soddisfatto o rimborsato.

Tutte queste proposte potrebbero risultare nocive per tutte quelle aziende che guadagnano dagli spostamenti, come le aziende automobilistiche o petrolifere, ma questo favorirebbe il miglioramento graduale della qualità della vita e lo spostamento delle forze lavorative in altri settori che rappresentano il futuro, per far pian piano decadere tutti quei settori ormai passati, che hanno creato condizioni di vita di pessima qualità.


CHIEDO A TUTTI IL PARERE SU QUESTO PROGETTO SPONSORIZZATO DA POCO IN RPI.
 
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laura raduta
view post Posted on 2/7/2009, 19:36




parere positivo! in un paese civile è questo quello che dovrebbe avvenire...
 
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michelerpi
view post Posted on 6/7/2009, 14:36




Grazie mille Laura. Ne sono felice. Avanti gli altri !!!
 
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sergiomazzanti
view post Posted on 8/7/2009, 22:48




Parere senz'altro positivo.
Ho solo qualche dubbio sul titolo del progetto... Immobilismo suona proprio male.
Come lo vedete "Chilometri zero"? (che fa da pandant di Rifiuti Zero).
Un'unica precisazione: farei il discorso incentivi / disincentivi anche qui. Sennò c'è il rischio che non lo fa nessuno.
Il risparmio poi può venire investito in tanti altri modi.

Qualche aggiunta:
- Decentralizzazione degli uffici (solito giochetto incentivi / disincentivi per chi si sposta in periferia).
- Decentralizzazione dei trasporti (basta metro a raggi, facciamo tangenziali e anelli).
- Proposta più complessa: incentivare le aziende a fornire ai propri dipendenti taluni servizi, come casa, mensa, asili per i bambini, lavanderie, ecc. I costi per l'azienda sono notevolmente minori che non per il singolo, quindi potrebbero risparmiare sia il datore di lavoro che il dipendente; il dipendente potrebbe andare a piedi a lavoro, portare il figlio a piedi all'asilo, ecc. Non so l'applicabilità nel contesto regionale, ma forse si può fare qualcosa.

 
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michelerpi
view post Posted on 9/7/2009, 09:40




Bravo Sergio, mi piacciono tutte le tue proposte !!!! Il nome mi piace molto e sono per sostituirlo a quello attuale. "Chilometri zero": sì, sì, bello ed inerente...aggiudicato ! Il discorso anche parallelo della disincentivazione è buono. Sono un pò perplesso sulla decentralizzazione degli uffici, primo perchè già sta avvenendo da anni e secondo perchè sta avvenendo male e cioè senza fornire ai dipendenti la possibilità di arrivare a questi uffici senza prendere la macchina privata, agevolmente e con la stessa facilità di quando essi erano al centro di Roma. Inoltre io volevo proporrre anche l'istituzione di una specie di uffici di collocamento territoriali per coordinare le assunzioni in base alle zone di abitazione dei candidati (senza limitazioni ma con priorità e coordinamento da parte di tali uffici che farebbero da intermediari tra le aziende ed i candidati all'assunzione in base alle zone).
 
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sergiomazzanti
view post Posted on 9/7/2009, 12:46




QUOTE (michelerpi @ 9/7/2009, 10:40)
Bravo Sergio, mi piacciono tutte le tue proposte !!!! Il nome mi piace molto e sono per sostituirlo a quello attuale. "Chilometri zero": sì, sì, bello ed inerente...aggiudicato ! Il discorso anche parallelo della disincentivazione è buono. Sono un pò perplesso sulla decentralizzazione degli uffici, primo perchè già sta avvenendo da anni e secondo perchè sta avvenendo male e cioè senza fornire ai dipendenti la possibilità di arrivare a questi uffici senza prendere la macchina privata, agevolmente e con la stessa facilità di quando essi erano al centro di Roma. Inoltre io volevo proporrre anche l'istituzione di una specie di uffici di collocamento territoriali per coordinare le assunzioni in base alle zone di abitazione dei candidati (senza limitazioni ma con priorità e coordinamento da parte di tali uffici che farebbero da intermediari tra le aziende ed i candidati all'assunzione in base alle zone).

Il discorso del decentramento è ausiliare, cioè ha senso solo se accompagnato da altre condizioni (quelle che indichi tu); in effetti comunque è uno degli argomenti più deboli rispetto agli altri (da ragionare se e come inserirlo).
Ottima l'idea del coordinamento delle assunzioni (c'avevo pensato anche io un po' di tempo fa); anche questa avveniristica, il primo problema è che ci siano le assunzioni... :-)
Comunque benissimo guardare al futuro. Puntiamo a proposte di buon senso, anche quelle che sono attualmente un po' anacronistiche, ma inserite in un progetto più ampio sarebbero quasi scontate.
A queste elezioni non avremo un grande risultato (avere un consigliere o due sarebbe già un successo straordinario); quindi il nostro programma non sarà realizzato, almeno a queste elezioni; puntiamo a presentare un programma fattibile, ma che indica una via di un cambiamento della società, cambiamento indispensabile (il mondo va a gambe all'aria). Dobbiamo indicare una direzione, che è radicalmente diversa da quella attuale, segnare la differenza con i partiti.
(Anche da lì vengono le mie perplessità sullo stoccaggio della CO2, ma non ne parlo sennò andiamo OT)

Comunque cominciano a venire fuori idee interessanti anche in altri ambiti, in questo caso quello del lavoro. Tutti gli argomenti sono collegati, manteniamo questo sguardo complessivo sulla società che faremo un gran bel programma!
 
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Rughetto
view post Posted on 10/7/2009, 15:04




RAGAZZI ANCHE QUI CI SIAMO.. LA DIREZIONE E' BUONA..CHILOMETRI 0 VA BENISSIMO.. BELL'IDEA SERGIO.

MICHELE VISTO CHE TU SEI PARTICOLARMENTE ATTENTO A QUESTO PROBLEMA MAN MANO CHE QUI VENGONO MESSE DELLE AGGIUNTE O DEI CONSIGLI O ALTRO TI VA DI RIORGANIZZARLE TUTTE?

CIOE' FARE UNA VERSIONE 2 DEL PROGETTO IMMOBILISMO, A COMINCIARE DAL NOME... DOVE SINTETIZZI UN PO, ALLA LUCE DELLE NUOVE COSE, LA SECONDA VERSIONE DE PROGETTO.

VEDIAMO SE CI STA BENE O NO E COSI INTANTO UN PUNTO DEL PROGRAMMA LO ABBIAMO RAGGIUNTO...


 
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michelerpi
view post Posted on 11/7/2009, 12:08




OK. Presto presenterò il progetto "chilometri zero".
 
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casertano9
view post Posted on 25/8/2009, 21:09




Come già detto a voce il TELELAVORO deve a mio parere essere uno degli aspetti qualificanti del nostro programma e quindi se possibile va "sviscerato" in tutti i suoi aspetti. Io chiamerei il progetto "Telelavoro... chilometri zero"
 
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michelerpi
view post Posted on 27/8/2009, 13:38




CHILOMETRI ZERO E' MEGLIO perché deve essere chiaro che ciascuna delle soluzioni proposte, da sola fà poco o niente....devomno essere accettate tutte le soluzioni proposte o nessuna !!!! Sono complementari l'una all'altra e non alternative.
 
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casertano9
view post Posted on 28/8/2009, 16:39




Giusta osservazione Michele T, tutte le proposte devono sinergicamente portare all'obiettivo di chilometri O. A questo proposito aggiungerei una ulteriore proposta che può rientare nel progetto Km 0 e cioè una banca dati che permetta una rilocalizzazione dei lavoratori. Questa ipotesi potrebbe riguardare sia i posti di lavoro privati che quelli pubblici. Consisterebbe nella possibilità di scambiare i posti di lavoro in modo assolutamente paritario avvicinando il lavoratore alla propria abitazione. Faccio un esempio: una impiegata di un notaio che abita in zona Ponte Milvio e lavora in zona San Giovanni potrebbe scambiare il proprio lavoro con una omologa che invece abita in Zona San Giovanni e lavora in zona Ponte Milivio.
 
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sergiomazzanti
view post Posted on 28/8/2009, 17:32




La banca dati per la rilocalizzazione dei lavoratori sarebbe un'ottima cosa, anche se temo sia molto difficile stabilire una vera "parità". Tra l'altro non è facile "quantificare" i rapporti umani, elemento fondamentale dell'ambiente lavorativo.
Il concetto comunque è ottimo, Dopotutto di persone scontente del proprio lavoro ce ne sono tantissime, sicuramente vale il detto "sai quello che lasci ma non sai quello che trovi", ma se le condizioni sono le stesse (e per giunta risparmiando magari 1-2 ore al giorno di viaggio) forse ci sarebbero persone disposte a "rischiare".
Si potrebbe inoltre valutare un breve periodo di "prova", prova sia per il lavoratore che per il datore di lavoro.
Solo se tutte le 4 parti (2 lavoratori e 2 datori) sono d'accordo si procede al cambio di lavoro.
Certo "raschiando", "raschiando", l'operazione è più complessa di quello che sembrava di primo acchitto, ma credo valga la pena di interirla comunque (anche solo per il "messaggio" che offre). Se ci sono altre "controindicazioni" che vi vengono in mente, valutiamole.

lo inserirei così nel programma.

- Creazione di una banca dati per la rilocalizzazione dei lavoratori, tramite accordi tra i lavoratori e il consenso dei datori di lavoro
 
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casertano9
view post Posted on 28/8/2009, 17:56




Certamente la possibilità di scambio è subordinata al nulla osta del datore di lavoro sia esso pubblico che privato. Credo che sarebbe una operazione che andrebbe ( se vinciamo le elezioni come è certo che sarà ) molto ben pubblicizzata e andrebbero offerti incentivi-premi ai datori di lavoro privati che danno il nulla osta allo scambio. Dopo un periodo di rodaggio e grazie al passaparola di chi ne dovesse provare concretamente i benefici, credo che i definitiva darebbe comunque un suo apporto alla politica della diminuzione degli spostamenti in città. La dizione che proponi per il programma va bene anche se deve essere poi più chiaramente esplicitata
 
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sergiomazzanti
view post Posted on 30/8/2009, 14:23




Dalle proposte dei Comuni Virtuosi:

QUOTE
Cosa proponiamo

1) Riduzione degli spostamenti inutili di persone e beni con un ripensamento generale dello “spazio città”

2) Promozione di una mobilità “dolce”: trasporto pubblico e collettivo, percorsi ciclo-pedonali, ecc.

Esperienze concrete

A) Vari comuni italiani
http://www.comunivirtuosi.org/index.php/pr...-buone-pratiche

B) Comune di Padova
http://www.comunivirtuosi.org/index.php/pr...nibile-a-padova

C) Provincia di Parma
http://www.comunivirtuosi.org/index.php/pr...-andare-a-piedi

D) Comune di Colorno (PR)
http://www.comunivirtuosi.org/index.php/pr...dibus-a-colorno

 
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michelerpi
view post Posted on 17/9/2009, 16:21




Eccovelo riformulato bene e con l'aggiunta delle altre proposte:

PROGETTO CHILOMETRI ZERO


In Italia, ma soprattutto nelle grandi metropoli e le loro province ormai sta diventando un problema significativo ed allarmante la mobilità. L’estrema densità abitativa che ormai esiste nel nostro paese, soprattutto in città come Roma sta rendendo inutili tutte quelle soluzioni temporanee che non fanno altro che incentivare i cittadini a spostarsi di più ed in maniera completamente disorganizzata, come la costruzione di nuovi parcheggi o l’isterica costruzione di nuove abitazioni e uffici in provincia per decentrare la mobilità. Inoltre il continuo spostamento con mezzi propri sta peggiorando la situazione dell’inquinamento soprattutto nelle grandi città, nonché lo stress della popolazione e lo spreco di tempo dovuto all’intenso traffico. Noi pensiamo che oggi, bisogna concentrare l’attenzione sull’immobilismo per risolvere questi problemi. In sostanza, occorre che gli italiani inizino a spostarsi esclusivamente per piacere e non più per necessità. Questo non è di certo raggiungibile con un’unica soluzione ma con la somma ed il coordinamento di molte innovazioni nel sistema di vita e nella mentalità di tutta la società. Per questo abbiamo deciso di elencare una serie di proposte che favorirebbero quest’immobilismo:

- TELELAVORO: Si vuole proporre inoltre il telelavoro che in un paese sviluppato dovrebbe essere un pilastro sociale della tecnologia volto a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Premesso che esistono delle tecnologie all’avanguardia per gestire in ogni modo il collegamento remoto tramite server permettendo a chiunque di svolgere il proprio lavoro in qualunque posto si trovi, occorre rendere fattibile il lavoro dalla propria abitazione. La proposta, ovviamente, riguarda solo il lavoro terziario di dipendenti e professionisti che comunque occupa una grande fetta del lavoro, soprattutto nelle grandi metropoli. Ci sarà la possibilità, da parte di tutti quei datori di lavoro informatizzati, di creare le premesse per far lavorare da casa i propri dipendenti 3 o 4 giorni a settimana. Il datore di lavoro, pertanto, dovrà fornire ai propri dipendenti dei mezzi necessari per il loro lavoro (materiale di cancelleria, sistemi informatici, telefoni aziendali, etc…). D’altro canto, sempre il datore di lavoro, potrà usufruire delle adeguate tecnologie e degli opportuni metodi di verifica dell’attività lavorativa durante l’orario di lavoro. Il dipendente sarà libero di accettare totalmente o parzialmente queste condizioni lavorative che comunque mirano a migliorare la qualità della vita del dipendente stesso. Lo stato dovrà incentivare il telelavoro, supportandolo con degli incentivi e sgravi fiscali per adeguare tali tecnologie, anche stipulando delle importanti convenzioni con i produttori leader di questo mercato. I fondi per questi incentivi saranno automatici derivanti dai benefici che conseguiranno dall’applicazione del telelavoro. I benefici valutati sono i seguenti:
- Diminuzione di traffico stradale negli orari di punta di apertura e chiusura uffici.
- Diminuzione dell’inquinamento per minore mobilità da parte dei cittadini.
- Diminuzione del problema dei parcheggi negli orari diurni vicino agli uffici.
- Diminuzione sovraffollamento dei mezzi pubblici negli orari di punta di apertura e chiusura uffici.
- Diminuzione dei costi di trasporto da parte dei lavoratori.
- Diminuzione di stress da parte dei lavoratori.
- Sviluppo economico significativo delle aziende leader nel settore di tali tecnologie.
- Incentivazione per la creazione di nuove aziende che producano tali tecnologie.
- Informatizzazione delle aziende sviluppate nel terziario.
Ad esempio, evitando di impiegare notevoli risorse per la gestione del traffico, dei parcheggi, e del trasporto pubblico, si potrebbero recuperare i fondi d’incentivazione al progetto. Riteniamo, tuttavia, che sia di fondamentale importanza mantenere almeno un giorno o due a settimana in cui il dipendente si rechi in ufficio per gestire quei rapporti interpersonali con i colleghi e datori di lavoro, e per gestire alcuni aspetti per cui si necessita della presenza fisica nei locali aziendali.

- TRASPORTO COLLETTIVO: Come già fatto in alcune città europee, proponiamo l’istituzione di un servizio internet che coordini ed organizzi il trasporto alternato di gruppi di persone per i tratti casa – lavoro, permettendo ad ogni lavoratore di prendere il proprio mezzo solo una volta a settimana. Questo favorirebbe la presenza di meno autoveicoli su strada e la socializzazione dei cittadini. Ovviamente questo servizio dovrà garantire la sicurezza di tutti, avendo quindi sufficienti informazioni sulle persone che escludano comportamenti illeciti o pericolosi tesi a ledere l’incolumità altrui.
- COLLOCAMENTO TERRITORIALE: Si vuole promuovere l’istituzione di uffici di collocamento territoriale che coordinino le assunzioni con criteri di territorialità, dando quindi fondamentale importanza all’indirizzo d’abitazione dei candidati rispetto all’ubicazione dei posti di lavoro, naturalmente sempre nel rispetto dei requisiti richiesti dalle aziende e delle qualifiche offerte dai candidati. Questo mira a diminuire notevolmente gli spostamenti per motivi lavorativi favorendo la qualità della vita dei cittadini. Si promuove anche la possibilità di scambiare i posti di lavoro in maniera paritaria cercando di avvicinare i lavoratori alla propria abitazione. Per questo è indispensabile l’istituzione di una banca dati che metta in relazione tutti questi fattori e sviluppi un programma di riorganizzazione dei chilometri percorsi per recarsi sul posto di lavoro.
- DECENTRAMENTO DEGLI UFFICI E DEI TRASPORTI PUBBLICI: Occorre promuovere ed incentivare la costituzione e lo spostamento degli uffici in zone perimetrali delle grandi città, per favorire il deflusso del traffico. Questo però è possibile solo con la costruzione di trasporti pubblici validi nelle periferie che ancora sono inadeguati.
- FEELING AZIENDA – DIPENDENTE: Incentivazione per la costituzione da parte delle aziende di quei servizi necessari ai dipendenti che gli permetterebbero di spostarsi meno possibile e magari a piedi. Si parla di case in affitto date dalle aziende ai dipendenti, asili e scuole in genere costruite o finanziate dalle aziende stesse, strutture sanitarie, posta, banche, mense. E’ interessante favorire la costituzione di cooperative, consorzi o altri tipi di associazione di tali aziende ed uffici in genere, al fine di raggiungere una maggiore forza economica ed istituzionale per realizzare quanto suddetto. Per questo si promuove l’istituzione di un organo regionale che favorisca ed incentivi l’associazionismo locale dei datori di lavoro per la creazione di strutture di qualità al servizio dei lavoratori.
- INFORMATIZZAZIONE PUBBLICA E PRIVATA: Noi non abbiamo idea di quanti siano gli spostamenti per motivi amministrativi vari come prenotazioni di visite o esami medici, il pagamento di bollette, l’effettuazione di operazioni bancarie, la presentazione ed il pagamento di documentazioni fiscali e così via. Riteniamo che nel 2009 questi spostamenti potrebbero essere evitati per gran parte di essi. E’ ormai indispensabile informatizzare al massimo tutti quegli uffici pubblici e privati che garantiscono i servizi quotidiani atti a gestire la vita dei cittadini. Questo per rendere inutili molti spostamenti. Proponiamo, pertanto l’incentivazione da parte del governo per una moderna e completa informatizzazione di tali realtà. Ogni banca deve permettere di svolgere tutte le operazioni on-line con costi minori rispetto a quelli agli sportelli e così anche la posta stessa, soprattutto per il pagamento delle bollette. Tutti gli uffici pubblici devono permettere l’esecuzione delle operazioni on-line con la spedizione dei documenti via e-mail in formato elettronico (Carta d’identità, certificati di residenza, etc..), compresa la documentazione ed il pagamento relativi al fisco (questa parte già è abbastanza avanti). La prenotazione ed il pagamento anticipato delle visite mediche e degli esami deve essere possibile on-line, con la possibilità di stampare tutti i documenti necessari, comprese le ricevute fiscali. E’ significativo anche incentivare lo shopping on-line, aiutando tutti i negozi ad avere la tecnologia per garantire al cliente la consegna del materiale richiesta con la clausola, soddisfatto o rimborsato.

Tutte queste proposte potrebbero risultare nocive per tutte quelle aziende che guadagnano dagli spostamenti, come le aziende automobilistiche o petrolifere, ma questo favorirebbe il miglioramento graduale della qualità della vita e lo spostamento delle forze lavorative in altri settori che rappresentano il futuro, per far pian piano decadere tutti quei settori ormai passati, che hanno creato condizioni di vita di pessima qualità.
 
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