Grillo e dintorni

Comunicato politico numero ventiquattro

Grillo "finalmente" entra con la propria faccia in politica.
Ovviamente dovremo considerare queste liste regionali a 5 stelle. Mi aspettavo una mossa del genere (e mi aspettavo anche la reazione entusiastica di Di Pietro).
Vediamo se si può collaborare, ma l'operazione non mi convince affatto. E la strana decisione di presentarsi alle primarie del PD appare oggi assai meno "strana".
Credo che Alternativa civica (o come si chiamerà) dovrà senz'altro cercare di dialogare con questa nuova creazione di Grillo, ma manteniamo una nostra autonomia.
Nonostante i proclami, il metodo che stiamo usando noi è molto, ma molto più democratico di queste decisioni calate dall'alto.
Continuiamo su questa strada, forse più lunga, ma l'unica che può portare a un reale cambiamento.
Alla fine si vedrà chi lavora per unire e chi per dividere.

Sergio, in quel comunicato ventiquattro non c'è una dichiarazione di lista civica a 5 stelle. Non capisco il nesso.

Ora ci sono arrivato. Questo è il link:

http://www.beppegrillo.it/listeciviche/

Comunque si dovrà cercare una collaborazione con queste liste, secondo me.

Mi sa hai perso un passaggio (verso la fine):
"Dopo l'estate lancerò le Liste regionali a Cinque Stelle per le elezioni del 2010. In autunno nascerà un nuovo Movimento di Liberazione Nazionale, un soggetto politico a Cinque Stelle espressione dei cittadini".

Come al solito è Grillo che lancia unilateralmente le idee... Proclama e decide.
Alla faccia della democrazia diretta.
Proviamo a collaborare, ma sono convinto che sarà molto difficile.
E andiamo comunque avanti per la nostra strada, aperti a dialogare con tutti come siamo stati finora.

sarà molto difficile ma sarà importante.

noi ci proviamo.concordo con sergio di mantenere un autonomia per ora anzi continuerò in seguito a questa esperienza a promuovere l'idea di un movimento nuovo che racchiuda tutti noi..

costituirlo non sarà facile ma è l'unica nostra speranza...anche la "contro-politica" si sta organizzando in questo modo e rimanere fermi è politicamente un suicidio.