FONDO REGIONALE DEL LAVORO

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casertano9
view post Posted on 8/8/2009, 19:39




FONDO REGIONALE DEL LAVORO.
Una delle questioni più drammatiche che riguarda la Regione Lazio (e tutto il territorio nazionale) è la precarizzazione del lavoro, la sottoccupazione e la disoccupazione. Questo problema si è estremamente acuito, in questi ultimi mesi, a causa della pesante crisi economica mondiale.
Occorre dunque produrre occasioni e possibilità di lavoro; riteniamo però che sia assolutamente ineludibile che la creazione di queste opportunità si caratterizzi per alcune condizioni fondamentali quali la dignità, la democrazia e l’utilità del lavoro
A) La DIGNITÀ DEL LAVORO, cioè:
1) la realizzazione di una condizione in cui il lavoratore possa ottenere una remunerazione sufficiente e continuativa,
2) sia partecipe, protagonista e corresponsabile della impresa,
3) abbia la netta e reale percezione di svolgere una attività volta a promuovere il ben-essere della intera Collettività,
4) non sia oberato e perseguitato da una situazione debitoria poco sostenibile.
B) LA DEMOCRAZIA DEL LAVORO in ottemperanza ed applicazione dell’Articolo 46 Costituzione Italiana che così recita: “Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende”, si ritiene importante incentivare (oltre al finanziamento di ditte individuali, associazioni tra professionisti e piccole società) la nascita di cooperative, e di imprese miste costituite sulla base di capitale privato e/o pubblico Regionale e del FONDO REGIONALE DEL LAVORO ove i lavoratori siano cogestori della attività, beneficiari di una parte degli utili e cointestatari di piccole quote societarie.
C) UTILITA’ DEL LAVORO.
Questo fondo dovrà finanziare solo ed esclusivamente quelle attività che si ritengono essere strategiche e congeniali alle caratteristiche Lazio e ai bisogni della sua popolazione. Riteniamo, ad esempio, da questo punto di vista di primaria importanza tutto il settore che riguarda l’implementazione della produzione di energia da fonti rinnovabili nonché quello del turismo (attraverso l’aumento della conoscenza e la valorizzazione di cui quei numerosissimi siti turistici che, al di là Roma impreziosiscono la nostra regione). Da questo punto di vista pensiamo ovviamente, ad esempio, alla diffusione e all’aumento della recettività attraverso agriturismi in cui si pratichino coltivazioni con metodologie biologico-biodinamiche ed autoproduzione di energia attraverso fonti rinnovabili.

COSTITUZIONE DEL FONDO
Il fondo può essere alimentato attraverso varie fonti:
Risorse pecuniarie direttamente destinate dalla Regione
Emissione di Buoni Regionali del Lavoro
Destinazione del 5 per 1000
Sponsorizzazioni
Donazioni

EROGAZIONE DEL FONDO
I cittadini della Regione Lazio che risultano essere disoccupati, sottoccupati e precarizzati possono presentare idee che verranno vagliate per una prima valutazione di congruenza. Successivamente le idee selezionate diventeranno veri e propri progetti grazie all’ausilio di tecnici messi gratuitamente a disposizione dalla Regione.
Una volta valutata la fattibilità e la redditività verranno finanziati a tassi estremamente agevolati dal Fondo stesso. Il tutto in tempi che non devono mai superare i sei mesi a partire dalla presentazione della domanda.

Ciao ragazzi, invio questa bozza ovviamente come contributo al programma







Ovviamente tale progetto riguarda anche il PROGRAMMA LAVORO E L'AMBIENTE
 
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sergiomazzanti
view post Posted on 8/8/2009, 20:13




Io avrei postato nella sezione lavoro...
Tutto molto interessante, ho qualche dubbio sulle fonti per la costituzione del fondo. A parte che non sono sicuro sia corretto contare su donazioni, sponsorizzazioni (meglio) e 5 per mille (che non ho ancora capito in teoria a che argomento corrisponde), credo dovremmo proporre qualcosa che "si paga da solo", cioè con fondi della regione. Il meccanismo, credo, debba essere quello: "prendo i soldi da qua e li metto là".
Comunque un'ottima base di lavoro, da specificare soprattutto l'ultima parte, quella pratica (ottima anche l'introduzione)
 
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michelerpi
view post Posted on 9/8/2009, 13:08




Creo che il problema sia molto più ampio ed andrebbe esteso anche ai lavoratori con contratto a tempo indeterminato che guadagnano meno di 2500 euro al mese, ormai entrati a far parte della classe povera del paese. Ieri sera, in ogni caso, ho avuto un incontro con tre sindacalisti della CGL che mi hanno fatto riflettere su una cosa importante. Ormai le tasse vengono pagate solo dai lavoratori dipendenti, perché vengono detratte alla fonte, mentre i lavoratori autonomi non le pagano più. Questa cosa deve finire e bisogna introdurre delle tasse fisse, detrazioni fisse anche per i lavorattori autonomi, a prescindere da quanto guadagnano.
 
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sergiomazzanti
view post Posted on 9/8/2009, 14:32




mmm attenzione alle tasse fisse... Sono molto "pericolose", oltre ad essere anticostituzionali.
La CGIL non riesce (non vuole?) a liberarsi da una visione vecchia e dicotomica dell'imprenditore, come il ricco che sfrutta i dipendenti.
I risultati delle tasse fisse per i lavoratori autonomi? Far passare ai piccoli imprenditori la voglia di rischiare (= intraprendere), pagheranno tasse a prescindere se guadagnino o no. Sorpattutto in tempi di crisi.
Risultato: tanti piccoli imprenditori che chiuderanno bottega al primo momento di magra (non potranno permettersi di pagare le tasse) e tanti potenziali imprenditori che rinunceranno all'idea. A tutto vantaggio (tanto per cambiare) dei grandi imprenditori, che avranno riisolto alla radice il problema di questi fastidiosi insettini che gli tolgono qualche cliente.
Lo so che c'è un giusto fine nella proposta (in parte), i lavoratori autonomi spesso non dichiarano tutto quello che guadagnano.
Ma i risultati sarebbero disastrosi. Oltre ad essere profondamente ingiusti: i lavoratori dipendenti non pagano delle detrazioni fisse, tranne piccole cose, ma le pagano in percentuale.
E comunque per i lavoratori autonomi che non vendono solo servizi, ma anche cose fisiche, per quanto ne so, ci sono già delle tasse fisse (che sono infatti motivo di chiusura per molti esercizi).

USCIAMO DALLA LOGICA LAVORATORE DIPENDENTE VS LAVORATORE AUTONOMO
Anche perchè senza lavoratori autonomi non esisterebbero lavoratori dipendenti.
Vogliamo lasciare solo grandi imprenditori? La CGIL è quello che vuole perchè campa solo della contrapposizione tra operai (nel senso largo leggeremente modernizzato del termine) e imprenditori, ricchi, brutti e cattivi. Per questo i piccoli imprenditori gli danno fastidio.
A cagare la CGIL (anche se sono sicurissimo che ce ne sono tanti in buona fede).
Lunedì sento per telefono il rappresentante di un piccolo sindacato autonomo nazionale, che ha contattato PBC; cerco di coinvolgerlo nel nostro progetto e gli chiedo di aiutarci da questo punto di vista (sarà sicuramente meglio della CGIL...).

Qualche pensiero generrale sulla questione lavoro.
Secondo me il problema lavoro si risolve solo direttamente, creando lavoro.
Agendo dal punto di vista fiscale e legislativo dove ti giri ti sbagli.
Concretamente.

1) Cerchiamo le stime degli occupati e dei disoccupati nel Lazio (comprese le tipologie di occupazione)
2) Scegliamo una proposta o l'altra ANCHE calcolando il numero di occupati. Es. tipico di PBC: a parità di costi e di risultati, l'incenerimento dei rifiuti occupa 50-100 persone, la strategia Rifiuti 0 ne occupa circa 3000. Uno dei tanti motivi per preferire la seconda.
3) Contiamo quanti posti di lavoro perderemmo e quanti ne guadagneremmo adottando il nostro programma (tutto) e mostriamo che il numero di disoccupati con il nostro programma diminuirà = soluzione (parziale o totale) del problema

Va bene l'idea di Michele I. del fondo per il lavoro, ma è fondamentale indicare esattamente cosa farci con questi fondi.

P.S. magari il problema fossero i 2.500 euro al mese... Qui chi arriva a 1.000 è fortunato...
 
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casertano9
view post Posted on 9/8/2009, 20:43




Tornando al Fondo Regionale del Lavoro parto da una delle ultime affermazioni di Sergio "è fondamentale indicare esattamente cosa farci con questi fondi"; è proprio questo, come già illustrato, lo spirito della proposta: creare lavoro ma non un qualsiasi lavoro, bensì attività assolutamente produttive di benessere per tutta la Collettività...immaginiamo semplicemente cosa vorrebbe dire per tutta la Regione avere più entrate derivanti dal turismo, produrre più energia da fonti rinnovabili, produrre reddito da una attività di riciclo con una "strategia Rifiuti 0"...e questi sono solo 3 settori ai quali se ne potrebbero aggiungere altri. E invece cosa ha pensato bene di fare la giunta Marrazzo ? Hanno stanziato proprio ieri 135 Milioni di Euro da distribuirsi nel triennio 2009 -2011 per il "reddito minimo garantito" ...sostanzialmente risorse sperperate per assistenzialismo di bassa lega. Tornando al Fondo Regionale io penso che sia le donazioni, sponsorizzazioni e destinazione del 5 per mille sono strumenti tecnicamente molto probabilmente possibili, ma da considerarsi ovviamente delle entrate secondarie. Come già detto il fondo si alimentarebbe con stanziamenti diretti che alla lunga verrebbero in qualche modo ricompensati da maggiori entrate e risparmi, ma un'altra fonte possibile sarebbe il profitto derivante alla Regione in quanto conpartecipe societaria di alcune imprese. Venendo alla diatriba "tasse e CGIL" vorrei brevemente dire la mia. Fermo restando che sicuramente anche nella CGIL ci sono persone per bene ed in buona fede vi posso dire sulla base della mia passata militanza nel PCI e di una appartenenza per qualche anno alla CGIL di mia moglie (se ne andata via disgustata)....DIO CE NE SCAMPI E LIBERI DALLA CGIL ! Ci sarebbe infine molto da discutere sul discorso della tassazione... mi limito a dire che mi trovo sostanzialmente d'accordo con le tesi di Sergio... e chiedo: ma si sa quanti lavoratori dipendenti (per di più sotto l'ombrello protettivo dello stipendio fisso) evadono bellamente le tasse con il secondo lavoro ? Ciao !
 
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michelerpi
view post Posted on 10/8/2009, 00:13




Ragazzi, sono completamente in disaccordo con quanto avete detto e su questo combatterò fino alla morte. Innanzitutto l'affermazione di Sergio è inesatta in quanto i lavoratori dipendenti hanno delle detrazioni fisse in base a quanto guadagnano, ma l loro guadagni sono certi, per cui le tasse che pagano sono certe e sono GLI UNICI VERI INTROITI DELLO STATO ITALIANO. Da anni, ormai, statisticamente è provato che i lavoratori autonomi, tutti, non pagano o pagano una minima parte delle tasse che gli spetterebbero, a discapito dei lavortori dipendenti ed utilizzano lo stesso i servizi pubblici e li pretendono senza averne titolo. E' ovvio che quando parlo di tasse fisse, intendo un' aliquota in base a quanto tu dovresti guadagnare durante l'anno, perché se guadagni al di sotto di certe cifre devi chiudere e basta. Invece la maggior parte dei lavratori autonomi non chiude anche se dichiara una miseria. Perché ? Perché evidentemente non guadagna così poco. Ed allora smettiamo d prenderci in giro. Io stato ti dico che tu devi guadagnare un tot e se non è così, devi chiudere l'attività e basta. Inoltre il discorso del doppio lavoro Michele è proprio perché i dipendenti si trovano a pagare anche le tasse dei lavoratori autonomi e se questi le pagassero, stai tranquillo che nessun dipendente farebbe il doppio lavoro, perché non riesce ad arrivare a fine mese per le troppe, eccessive, inutili e ridicole tasse sulla busta paga ! Sulla CGL non mi pronuncio, invece, perché non ne conosco i dettagli, ma ti dico che mio cognato ne fà parte e porta avanti delle lotte ormai fatte cadere in disuso per alleanze incondivisibili come quello che dice Sergio.....Gli imprenditori purtroppo non capiranno mai che i dipendenti sono la loro vita fino a quando essi non incroceranno le braccia per anni mettendo in ginocchio tutte le imprese. Io sono stato categorico, lo so, ma sono proprio incazzato, scusate.
 
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sergiomazzanti
view post Posted on 10/8/2009, 10:13




QUOTE (michelerpi @ 10/8/2009, 01:13)
Ragazzi, sono completamente in disaccordo con quanto avete detto e su questo combatterò fino alla morte.

Rinfodera le armi Michele, stiamo tutti qui per risolvere i problemi.
Tu vedi solo una parte del problema (un problema che effettivamente c'è). Noi te ne abbiamo fatta notare un'altra che non hai preso in considerazione.
Dati i problemi A e B la soluzione 1 non va bene perchè risolve solo il problema A e acuisce anzi il problema B. Noi per ora non abbiamo proposto una soluzione 2, ma abbiamo solo evidenziato il problema B. Troviamo una soluzione 2 che risolva o aiuti a risolvere i problemi A e B (o quanto meno ne risolva uno ma non aggravi l'altro).

QUOTE
Innanzitutto l'affermazione di Sergio è inesatta in quanto i lavoratori dipendenti hanno delle detrazioni fisse in base a quanto guadagnano, ma l loro guadagni sono certi, per cui le tasse che pagano sono certe e sono GLI UNICI VERI INTROITI DELLO STATO ITALIANO.

Mi sembra di aver detto esattamente la stessa cosa... "Detrazioni fisse in base a quanto guadagnano" vuol dire in percentuale... (magari a "scaglioni", ma il concetto è quello).

QUOTE
Da anni, ormai, statisticamente è provato che i lavoratori autonomi, tutti, non pagano o pagano una minima parte delle tasse che gli spetterebbero, a discapito dei lavortori dipendenti ed utilizzano lo stesso i servizi pubblici e li pretendono senza averne titolo. E' ovvio che quando parlo di tasse fisse, intendo un' aliquota in base a quanto tu dovresti guadagnare durante l'anno, perché se guadagni al di sotto di certe cifre devi chiudere e basta. Invece la maggior parte dei lavratori autonomi non chiude anche se dichiara una miseria. Perché ? Perché evidentemente non guadagna così poco. Ed allora smettiamo d prenderci in giro. Io stato ti dico che tu devi guadagnare un tot e se non è così, devi chiudere l'attività e basta. Inoltre il discorso del doppio lavoro Michele è proprio perché i dipendenti si trovano a pagare anche le tasse dei lavoratori autonomi e se questi le pagassero, stai tranquillo che nessun dipendente farebbe il doppio lavoro, perché non riesce ad arrivare a fine mese per le troppe, eccessive, inutili e ridicole tasse sulla busta paga ! Sulla CGL non mi pronuncio, invece, perché non ne conosco i dettagli, ma ti dico che mio cognato ne fà parte e porta avanti delle lotte ormai fatte cadere in disuso per alleanze incondivisibili come quello che dice Sergio.....Gli imprenditori purtroppo non capiranno mai che i dipendenti sono la loro vita fino a quando essi non incroceranno le braccia per anni mettendo in ginocchio tutte le imprese. Io sono stato categorico, lo so, ma sono proprio incazzato, scusate.

Mi sembra che rimani un po' schiavo della dicotomia "imprenditori" vs "dipendenti". Ricordati che anche i dipendenti non possono esistere senza imprenditori (tranne se facciamo una società comunista o simili).
Stai dicendo delle cose giuste (= evidenzi il problema A), ma dici anche cose su cui non sono per niente d'accordo.

"la maggior parte dei lavratori autonomi non chiude anche se dichiara una miseria."
Falso, molti chiudono e soprattutto quelli piccoli.

"Perché ? Perché evidentemente non guadagna così poco."
Falso. Molti guadagnano poco, magari più di quello che dichiarano, ma sempre una miseria, lo stretto indispensabile per non chiudere. Probabilmente se dichiarassero quanto guadagnano molti altri chiuderebbero. E molti, ma molti di più chiuderebbero se ci fossero più tasse fisse.
Ovviamente non sto difendendo l'evasione, ci mancherebbe, ma non ricordiamoci solo dei lavoratori dipendenti.

"Io stato ti dico che tu devi guadagnare un tot e se non è così, devi chiudere l'attività e basta."
Rileggi questa frase che hai scritto... Sarà la concitazione, ma... no comment.

Propongo di fare il ragionamento inverso.
Indichiamo i problemi
POI cerchiamo le soluzioni. Soluzioni che considerino tutti i problemi (e non solo una parte).

Butto lì un vaghissimo concetto: non sarà il caso di fare una distinzione sia per reddito che per tipologia ANCHE per i lavoratori autonomi?

P.S. Ovviamente mi sembra uno di quegli argomenti che non possiamo approvare adesso, neanche in via provvisoria...
 
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michelerpi
view post Posted on 10/8/2009, 11:06




Caro Sergio, forse è un discorso un pò complicato da affrontare qui, ma rimango poco d'accordo comunque sulla tua linea in generale, al di là dei discorsi specifici o le frasi specifiche. Sicuramente ci saranno imprenditori corretti ed onesti, non lo metto in dubbio, ma la crisi dello Stato e della collettività è attirbuibile per grandisisma parte sicuramente all'imprenditoria italiana e su questo non ho dubbi. Quali colpe può avere un dipendente che è obbligato a pagare le tasse alla fonte sull'evasione fiscale ? Ovviamente nessuna, anzi è vittima dell'imprenditore che se ne frega della collettività e pensa solo i propri interessi. E' comunque un dato di fatto che dipendenti e lavoratori autonomi partono da due basi diverse: IL PRIMO NON PUO' EVADERE LE TASSE ED IL SECONDO SI'. Questo non è giusto. La mia frase alla quale tu rispoondi "no comment" è provocatoria naturalmente. Quale scemo tiene su un'attività se è in perdita da anni ? E' chiaro come il mare che non è così e noi continuiamo a farci prendere in giro. Io sinceramente se avssi un negozio e fossi in perdita continua, chiuderei l'attività subito, senza pensarci. E tu ? IComunque è tutto un giro e gli imprenditori presto si renderanno conto che a causa di loro stessi e dell'evasione prodotta, falliranno sul serio, perché avendo rigettato tutta la pressione fiscale sui dipendenti, essi non avranno più potere d'acquisto ben presto, costringendo tutti gli imprendiori a chiudere i battenti.
 
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sergiomazzanti
view post Posted on 10/8/2009, 16:34




Non cadiamo in una logica vetero-sinistrorsa, dando la colpa gli imprenditori in generale.
Dico solo una cosa: c'è imprenditore e imprenditore (in questa direzione andava l'ultima parte del mio post).
Sono i grandi imprenditori, alleati con le banche, che controllano i politici e i mezzi di comunicazione.
I piccoli imprenditori sono vittime della situazione non meno dei "dipendenti".
Poi sul discorso di poter evadere o no le tasse è un altro conto
Partiamo dai problemi, di tutti e non solo dei dipendenti.
E, ovviamente, parliamone con calma e a voce (intanto un paio di scambi di opinioni non fanno mai male...).
 
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michelerpi
view post Posted on 10/8/2009, 18:30




Sì Sergio, naturalmente io rimango comunque molto amichevole, non ti far ingannare dai miei toni, ma purtroppo non la penso proprio così e penso che anchei piccoli imprenditori abbiano le loro colpe.
 
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sergiomazzanti
view post Posted on 10/8/2009, 18:36




Beh, ce l'hanno pure i dipendenti le loro colpe...
E chi non ce l'ha la colpa di questo sfacelo in cui ci troviamo?
 
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10 replies since 8/8/2009, 19:37   86 views
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