ASSISTENZA PSICHIATRICA

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casertano9
view post Posted on 10/8/2009, 16:32




Sto raccogliendo molto materiale riguardante questo argomento e mi rendo conto che abbiamo fatto benissimo ad inserirlo tra quelli sui quali fare un incontro programmatico.

Ho individuato una Associazione di Familiari ed Amici di malati psichiatrici che si chiama ARAP "Associazione per la Riforma dell'Assistenza Psichiatrica"; è stata fondata nel 1981 e cercherò di entrare in contatto con loro per invitare un loro esponente a relazionare al nostro incontro su questa tematica.

Domani se tutto è confermato al Metro Cavour possiamo utilizzare l'occasione anche per parlare seriamente della organizzazione di questi incontri programmatici.
 
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casertano9
view post Posted on 19/8/2009, 10:20




ASSISTENZA PSICHIATRICA NEL LAZIO

L’assistenza psichiatrica rappresenta uno dei capitoli più spinosi del Servizio Sanitario Nazionale.
I motivi di tale complessità e difficoltà sono in buona sostanza ascrivibili alla natura stessa delle patologie mentali; esse, infatti, determinano risvolti individuali, familiari, sociali e legali di grande impatto. Ecco perchè si richiedono in questo specifico settore interventi estremamente articolati, personalizzati e dunque diversificati.

Occorre, poi, evidenziare che in questi ultimi decenni si è registrato un aumento considerevolissimo della incidenza delle patologie psichiatriche nella popolazione, aggravato dalla una sempre maggiore comorbilità di dipendenza da alcool e sostanze stupefacenti (fenomeno particolarmente evidente a Roma).

In Italia l’assistenza psichiatrica è di base regolata dalla cosiddetta legge 180 emanata nel 1978 e poi confluita nella legge 833 del 1978 che istituiva il Servizio Sanitario Nazionale.
Se da una parte va riconosciuto alla legge 180 il merito di aver determinato l’abbandono definitivo della pratica manicomiale, dall’altra va sottolineato con chiarezza che, a tutt’oggi, la sua applicazione presenta aspetti controversi e lacune piuttosto evidenti; ciò nonostante il fatto che l’impegno dei legislatori e degli addetti ai lavori (espletato attraverso i Progetti Obiettivo Salute Mentale che si sono susseguiti negli anni) abbia permesso di registrare alcuni significativi progressi rispetto alla sua entrata in vigore.

Una delle questioni più dolenti è a nostro parere il sostanziale divieto di assistere e curare in maniera continuativa il malato non consenziente. Ciò (insieme ad una carenza di strutture gravissima nel 1978 e poi gradualmente ma non sufficientemente sanata nel tempo) ha determinato un aggravio pesantissimo ed in alcuni casi drammatico innanzitutto sulle famiglie e in seconda battuta sulla intera società. Chi, invece non si poteva e non si può avvalere di un contenimento e di una assistenza da familiare e/o amicale si è trovato in uno stato di sostanziale abbandono. Chi ha commesso reati causati dallo stato di patologia (spesso e volentieri atti di violenza nei confronti dei propri congiunti e amici) è stato processato e ricoverato negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Molti pazienti poi ( a causa di questa situazione legislativa che permette comunque Trattamenti Sanitari Obbligatori discontinui e di breve durata) vengono sottoposti ad assunzioni (per altro costosissime) di psicofarmaci di sintesi. Queste prescrizioni, dato il contesto in cui avvengono, spesso sono massicce in termini quantitativi, non mirate dal punto di vista qualitativo e assolutamente manchevoli della dovuta continuità. Si determinano così a tutt’oggi costi economici e sociali fortissimi ed il venir meno del diritto di assistenza e cura del paziente non consenziente e del diritto alla sicurezza per la famiglia e l’intera società.

Lo stato delle cose rischia infine di alimentare e perpetuare la paura, il pregiudizio e la stigmatizzazione della società nel confronti del cosiddetto “malato di mente”.

PROPONIAMO PERTANTO NELLA REGIONE LAZIO:

Un’interpretazione, applicazione ed eventualmente cambiamento della legge 180 tale da permettere il contenimento, l’assistenza e la cura in modo continuativo anche della persona non consenziente e gravemente disturbata (soprattutto se sussiste il pericolo di atti violenti o comunque fortemente lesivi dei propri ed altrui interessi).

Una maggiore e diffusa istituzione di strutture comunitarie regionali e convenzionate diversificate a seconda dello stato del paziente in cui ciascun soggetto possa essere curato e riabilitato nel massimo rispetto della propria specifica individualità.

Un ampio utilizzo nella assistenza psichiatrica ad integrazione e, quando possibile, a sostituzione della psicofarmacologia di sintesi dei seguenti interventi terapeutici che riteniamo essere più efficaci e meno costosi: la Psicoterapia individuale, di gruppo e familiare, l’Agopuntura, la Massoterapia, la Nutrizione Biologica, la Fitoterapia, la Floriterapia, l’Omeopatia, l’Omotossicologia ect.

L’attuazione di pratiche che permettano al paziente un percorso di riconoscimento, attivazione, espressione e sperimentazione delle proprie vocazioni e risorse personali e del proprio corpo. Da questo punto di vista indichiamo l’arte-terapia, la musico-terapia, la teatro-terapia, la terapia del lavoro (ergoterapia) la danza–terapia come attività estremamente efficaci ed opportune.

Il potenziamento, la qualificazione e la razionalizzazione d’utilizzo del personale addetto alla assistenza psichiatrica.

Una fortissima azione di SALUTOGENESI E PREVENZIONE attraverso:
a.La promozione di condizioni di “igiene mentale” nella famiglia, nella scuola, nei luoghi di lavoro e di convivenza
b.Una puntuale ed estesa opera di informazione, educazione e formazione sulla tematica in oggetto
c.Una maggiore preparazione dei medici di base sulle patologie cosi dette mentali attraverso l’acquisizione sia di nozioni tecniche sia di formazione al colloquio e alla consulenza individuale e familiare.

 
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sergiomazzanti
view post Posted on 19/8/2009, 11:54




QUOTE (casertano9 @ 19/8/2009, 11:20)
ASSISTENZA PSICHIATRICA NEL LAZIO

[...] aggravato dalla una sempre maggiore comorbilità di dipendenza da alcool e sostanze stupefacenti

???

QUOTE
PROPONIAMO PERTANTO NELLA REGIONE LAZIO:

Un’interpretazione, applicazione ed eventualmente cambiamento della legge 180 tale da permettere il contenimento, l’assistenza e la cura in modo continuativo anche della persona non consenziente e gravemente disturbata (soprattutto se sussiste il pericolo di atti violenti o comunque fortemente lesivi dei propri ed altrui interessi).

Una maggiore e diffusa istituzione di strutture comunitarie regionali e convenzionate diversificate a seconda dello stato del paziente in cui ciascun soggetto possa essere curato e riabilitato nel massimo rispetto della propria specifica individualità.

Un ampio utilizzo nella assistenza psichiatrica ad integrazione e, quando possibile, a sostituzione della psicofarmacologia di sintesi dei seguenti interventi terapeutici che riteniamo essere più efficaci e meno costosi: la Psicoterapia individuale, di gruppo e familiare, l’Agopuntura, la Massoterapia, la Nutrizione Biologica, la Fitoterapia, la Floriterapia, l’Omeopatia, l’Omotossicologia ect.

Toglierei il "riteniamo" e accompagnerei con qualche dato statistico, se non disponibili almeno qualche dato indiretto.
Integrerei con quanto proposto da Alessandro Lunetta sul gruppo facebook:
- Divieto dell'utilizzo di psicoformaci per i minori

QUOTE
L’attuazione di pratiche che permettano al paziente un percorso di riconoscimento, attivazione, espressione e sperimentazione delle proprie vocazioni e risorse personali e del proprio corpo. Da questo punto di vista indichiamo l’arte-terapia, la musico-terapia, la teatro-terapia, la terapia del lavoro (ergoterapia) la danza–terapia come attività estremamente efficaci ed opportune.

Possibile integrazione:
- Agevolazioni per la creazione di laboratori artistici, che collaborino con le strutture statali che si occupano di assistenza psichiatrica
= interconnessione con l'argomento "Cultura"; arte come utile socialmente; possibili fondi per attività artistiche; interconnessione sociale per persone con disturbi psichici.
QUOTE
Il potenziamento, la qualificazione e la razionalizzazione d’utilizzo del personale addetto alla assistenza psichiatrica.

Una fortissima azione di SALUTOGENESI E PREVENZIONE attraverso:
a.La promozione di condizioni di “igiene mentale” nella famiglia, nella scuola, nei luoghi di lavoro e di convivenza
b.Una puntuale ed estesa opera di informazione, educazione e formazione sulla tematica in oggetto
c.Una maggiore preparazione dei medici di base sulle patologie cosi dette mentali attraverso l’acquisizione sia di nozioni tecniche sia di formazione al colloquio e alla consulenza individuale e familiare.

Direi ottimo.
Introduzione da aggiustare nella forma
Specificare le modalità della "attuazione" della legge 180
 
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michelerpi
view post Posted on 20/8/2009, 09:04




Bene. Benissimo direi Michele. Mi piacerebbe fare un incontro presediuto da te sull'argomento in particolare dove far intervenire anche delle persone che hanno vissuto situazioni del genere come testimonianze ed io sarei il primo disposto a farlo, anche se sono certo che la cosa mi farebbe male. Sento comunque il bisogno di farlo.
 
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casertano9
view post Posted on 21/8/2009, 13:53




Caro Michele grazie dell'apprezzamento; per quanto riguarda un tuo intervento ad un incontro credo sarebbe preziosissimo ...se senti il bisogno di farlo molto probabilmente non solo non ti farebbe male ma addirittura bene ... comunque sei tu che devi decidere. Per ciò che riguarda le osservazioni di Sergio: LA COMORBILITA' è un termine che indica la coopresenza in un soggetto di due patologie diverse: in questo caso, ad esempio, un disturbo di personalità e alcoolismo. E' un termine che ho utilizzato perchè in campo medico-legale e statistico si usa spesso, anche in campo clinico anche se la mia impostazione mi porta a non condividerlo in quanto io sono per una medicina centrata sulla persona e non sulla malattia.
RITENIAMO detto così effettivamente suona un pò generico ed arbitrario , comunque gli studi e le osservazioni ci sono e si potranno rendere note già quando si faranno gli incontri pubblici. Quindi si può cambiare la parola "riteniamo" con la frase"sulla base di studi accreditati ".
Per quanto riguarda il divieto dell'uso degli psicofarmaci sui minori sono assolutamente d'accorso anche se non ne farei un divieto tassativo. Comunque come già detto nel nostro gruppo facebook è una tematica molto delicata per cui sarebbe interessante sentire dal vivo quale è la specifica opinione a proposito di "Giù le mani dai bambini".
 
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4 replies since 10/8/2009, 16:32   48 views
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