| Un po' confusionario, da ristrutturare, ma non sono riuscito a fare di meglio (sono solo nel gruppo... per ora). Ma mi sembra ci siano delle idee interessanti:
ISTRUZIONE E FORMAZIONE
E' davanti agli occhi di tutti la progressiva dequalificazione dell'istruzione pubblica, a tutti i livelli, che sta portando danni enormi alla cultura del nostro paese. Questa dequalificazione sta progressivamente colpendo non solo i campi dove da tempo l'Italia è arretrata rispetto al resto dell'Europa (l'università innanzitutto), ma anche quei settori dove il nostro paese era particolarmente forte (come la scuola primaria). Noi proponiamo un immediato e radicale cambio di rotta. L'istruzione, diritto inalienabile dell'uomo, deve ritornare ad essere pubblica, cioè accessibile a tutti. Per questo è necessario spostare di nuovo la maggior parte dei finanziamenti statali dalle istituzioni private a quelle pubbliche. La scuola, dalla prima infanzia fino all'università, deve avere come proprio obiettivo non solo l'istruzione, ma soprattutto la formazione e l'informazione. La scuola pubblica deve formare le persone che costituiranno la società del futuro, cittadini responsabili, dotati di senso civico e senso critico, aperti alla comprensione dell'altro e sensibili alla valorizzazione del patrimonio culturale locale. La Regione dovrà spingere sulle istituzioni statali per una revisione delle attività curriculari che vada in questa direzione, e allo stesso tempo utilizzare tutti gli strumenti in proprio possesso per dare a tutti un istruzione pubblica e di buon livello. L'attuale sistema lavorativo, che incrementa sempre di più il precariato, colpisce tra gli altri e forse con particolare forza la categoria degli insegnanti, che rappresentano il cardine principale del sistema scolastico a tutti i livelli. Dobbiamo restituire al corpo insegnante gli strumenti e la serenità per fare bene il proprio lavoro, un lavoro decisivo per le sorti del nostro paese. Una proposta seria di riforma dell'istruzione nel Lazio deve prendere in considerazione le specificità dei diversi settori (dall'asilo nido all'università) e allo stesso tempo stabilire un'interazione tra i vari livelli, per offrire un percorso formativo coerente che accompagni la persona dalla nascita fino all'istruzione superiore. Proponiamo dunque:
- Rilancio della scuola pubblica attraverso fondi e strutture adeguate. - Cancellazione del finanziamento pubblico alle scuole private non convenzionate e utilizzo di tali fondi per incrementare il personale docente, promuovere corsi di aggiornamento per i docenti ed il risanamento degli edifici scolastici. - Revisione delle assegnazioni di risorse finanziarie pubbliche al "sistema della formazione professionale"; recupero dei finanziamenti pubblici illecitamente erogati. - Revisione dei criteri di accertamento del corretto impiego dei finanziamenti, per un effettivo controllo sulla formazione erogata e sull'esito in termini di competenze acquisite. - Utilizzare software libero nel sistema educativo (dalle scuole elementari). - Incentivazione dei micro-nidi. - Istituzione di almeno uno psicologo in ogni istituto (fino alle scuole superiori incluse), che fornisca un supporto costante agli insegnanti. - Istituzione di almeno un esperto in tecniche educative in ogni istituto (fino alle scuole superiori incluse), continuamente aggiornato sugli sviluppi teorico-scientifici in questo campo, che avrà il compito di: coordinare il lavoro di tutto il corpo docente; collaborare con i singoli insegnanti, per migliorare le tecniche educative; supportare i nuovi insegnanti, soprattutto i precari, oggi lasciati spesso a se stessi; - Incremento di attività extracurricolari obbligatorie, ma senza sistema di votazione, che favoriscano l'interazione con gli insegnanti e tra gli studenti (fino alle scuole superiori incluse). In particolare: musica (soprattutto per asili e scuole materne), arte, teatro, artigianato (soprattutto nelle scuole superiori), stage nelle piccole imprese e nelle istituzioni pubbliche (soprattutto nelle scuole superiori, ma anche nell'università). - Introduzione di corsi interdisciplinari, con classi miste, che favoriscono una maggiore interazione con i docenti e tra gli studenti (anche di altre classi) e un insegnamento meno a compartimenti stagni - Incentivazione degli strumenti di interazione tra genitori e insegnanti (fino alle elementari), tra studenti, docenti e genitori (fino alle scuole superiori incluse) e tra studenti e professori (nelle università). - Semplificare il sistema delle graduatorie per i docenti precari, privilegiando la continuità dell'insegnamento e, se possibile, la vicinanza geografica rispetto all'istituto (v. Programma Chilometri 0). - Scuolabus e agevolazioni per i trasporti per gli studenti - Stabilire un tetto minimo e un tetto massimo di studenti extracomunitari per ogni istituto, sulla base del numero di cittadini extracomunitari della zona relativa - Risposta alle esigenze reali degli studenti universitari, attraverso l'offerta di servizi. In particolare: incremento degli studentati e affitto agevolato per gli studenti (in base a reddito e merito), ad esempio con convenzioni con piccoli bed & breakfast; aumento delle mense studentesche a prezzi molto ridotti e a seconda del reddito; incremento delle biblioteche e della reperibilità dei libri di testo, anche attraverso l'organizzazione di scambi (temporanei o definitivi) dei testi - Controllo rigido e puntuale sui servizi offerti, per fare in modo che ne usufruisca solo chi ne ha diritto - Promozione della cultura della diversità di genere (etnia, religione, cultura, sesso, orientamento sessuale, ecc.) attraverso corsi e laboratori scolastici. - Promozione della pedagogia interculturale attraverso corsi per i docenti. - Maggiore coinvolgimento e consultazione dei gruppi studenteschi e delle associazioni che lavorano nel campo dell'istruzione, di qualsiasi schieramento politico (purchè rispettino la costituzione e le leggi), anche attraverso la creazione di un'apposita anagrafe - Per garantire una maggiore trasparenza e una vera meritocrazia, introduzione di almeno un membro esterno sia alla facoltà che all'ateneo per l'attribuzione di dottorati di ricerca, assegni di ricerca e borse di studio, e per l'assegnazione di posti di ricercatore e professore universitario - Stabilire per ciascun docente universitario la quantità di ore dedicate al ricevimento e all'insegnamento e quelle dedicate alla ricerca; controllare l'effettivo svolgimento del monte ore, anche attraverso la partecipazione di studenti e docenti esterni, con possibilità di decurtazione dello stipendio nei casi di inadempienza.
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