FONDO REGIONALE PER LA CASA

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casertano9
view post Posted on 12/8/2009, 18:56




FONDO REGIONALE PER LA CASA

La “casa” non rappresenta solo una merce o un capitale ma ha un valore socio-psicologico di enorme rilevanza e peculiarità.
La possibilità di ottenere una casa di proprietà, di cui poter disporre per tutta la vita e trasmettere alle future generazioni, fornisce alla storia familiare ed individuale quella base di sicurezza, di continuità e di appartenenza che rappresentano ingredienti fondamentali per una buona qualità della vita.
Ecco dunque che si ritiene fondamentale la creazione di un fondo regionale della casa attraverso il quale si costruiscano abitazioni che immediatamente diventano proprietà di quei cittadini che ne hanno diritto. Si finanzieranno (congiuntamente al Fondo Regionale del Lavoro) anche locali destinati ad attività commerciali e lavorative in genere.
Le strutture abitative ed adibite al commercio e ad attività produttive verranno riscattate attraverso il pagamento di un mutuo estremamente agevolato.
In questa fattispecie (come nel caso del Fondo Regionale del Lavoro in cui si sottolinea l’obiettivo di creare posti di lavoro con specifiche caratteristiche) vogliamo che non si costruiscano case e locali qualsiasi. Riteniamo, infatti, che vada definitivamente chiuso il barbaro periodo (iniziato nel dopoguerra) in cui la speculazione edilizia ha prodotto mostruosità architettoniche ed urbanistiche. Vogliamo costruire case e quartieri in cui siano applicati i concetti della Bioarchitettura Ecocompatibile, si produca energia da fonti rinnovabili, sia tutto predisposto ai fini del maggior riciclaggio possibile dei materiali di rifiuto e siano promosse pratiche condominiali ed comunitarie solidali.

FINANZIAMENTO DEL FONDO
Il fondo può essere alimentato attraverso varie fonti:
•Risorse pecuniarie direttamente destinate dalla
Regione provenienti dalle imposte, da fondi Nazionali ed Europei
•Emissione di Buoni Regionali per la casa
•Destinazione del 5 per 1000
•Sponsorizzazioni
•Donazioni
•Pagamenti del Mutuo
Sarà inoltre fondamentale l’abbattimento dei costi di realizzazione; a tal fine si utilizzeranno terreni del Demanio mentre per la progettazione e la realizzazione ci si servirà del personale e delle risorse intellettuali delle Facoltà Universitarie di Architettura ed Ingegneria, del Genio Civile e Militare.

EROGAZIONE DEL FONDO
Il fondo verrà erogato, sostanzialmente a singoli cittadini e a famiglie non proprietari di abitazione e con un reddito tale da non permettersi l’acquisto di una abitazione. Il mutuo mensile non dovrà superare un quinto del reddito familiare e potrà subire delle variazioni verso il basso in caso di disoccupazione o comunque di situazioni in cui si determini una diminuzione delle entrate.

CONDIZIONI DI PROPRIETA’
La Regione Lazio rimane comunque proprietaria di una percentuale del cinque per cento delle abitazioni e dei locali adibiti al commercio e alle attività produttive. Ciò per evitare che essi vengano, affittati, subaffittati, rivenduti, ipotecati o utilizzati come garanzia per un prestito; ciò inoltre permette di impedire il pignoramento o la confisca del bene.
L’unica possibilità di vendita è nei confronti dell’Istituzione Regionale che gestisce il Fondo Regionale per la Casa la quale può diventare proprietaria dell’intero immobile restituendo le quote mutuali versate. Tale immobile verrà rimesso immediatamente in vendita al un altro nucleo familiare che ne ha diritto o, se è adibito ad attività commerciali o produttive, al progetto approvato e finanziato dal Fondo Regionale del Lavoro.
 
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sergiomazzanti
view post Posted on 12/8/2009, 19:12




Interessante, approfondiamo.
Per ora volevo però dire una cosa: facciamo molta attenzione, è il secondo fondo che proponi di creare.
Va benissimo ragionare a come usare i fondi regionali, ma dobbiamo sempre indicare da dove li togliamo questi fondi.
Ogni proposta dovrebbe essere basata su un "prendo di qua e metto di là". Sennò cadiamo nel populismo.

Ieri si parlava di espropri dei locali sfitti da troppo tempo.
Mi spieghi meglio che intendi per "buoni regionali per la casa", indicando pro e contro?
 
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casertano9
view post Posted on 12/8/2009, 21:51




Mi pare di aver descritto in modo dettagliato e in entrambi i casi da dove prendere i fondi e come mantenere le spese a livelli bassi e quindi non vedo nelle mie proposte pericoli di populismo.
I buoni regionali sono il corrispettivo regionale dei Bot (buoni ordinari del tesoro) e dei Boc ( buoni ordinari comunali) che consistono sostanzialmente nel chiedere da parte rispettivamente dello stato, della regione e del comune soldi in prestito dai cittadini. Ovviamente questi soldi sono da restituire con gli interessi e quindi o si presume che le attività che si vanno a finanziare siano di per se redditizie o si è certi di poter far fronte al debito in altri modi. Bisogna tener presenta che questa sarebbe una delle ipotesi (che si aggiunge alle altre) di alimentazione del fondo.
La questione degli espropri dei locali sfitti è un'altra questione che può sicuramente viaggiare in parallelo e che comunque ha i suoi costi che per altro potrebbero essere piuttosto alti perchè gli espropri vanno indennizzati (bisogna inoltre verificare se la Regione ha il potere di effettuare espropri di appartamenti).
Non escludo che si possa praticare anche questa strada ma da un punto di vista di impatto programmatico sull'elettorato bisogna puntare secondo me soprattutto su proposte costruttive ed evolutive piuttosto che su proposte che, sia pur giuste, possano in qualche modo assumere un sapore vessatorio.
 
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sergiomazzanti
view post Posted on 12/8/2009, 22:24




Per "da dove prendere i fondi" intendevo qualcosa di più concreto.
Es.:
i soldi per il corridoio autostradale roma-latina li spostiamo al corridoio ferroviario
i soldi per l'inceneritore li spostiamo al porta a porta
ecc.
Non è facile finchè non abbiamo davanti qualche finaziaria annuale della regione, certo; dico solo che i modi che hai descritti sono un po' aleatori, non si capisce bene chi e perchè dovrebbe donare, i soldi presi dalla regione sono limitati e quindi bisogna indicare anche dove non andranno, il 5 per mille è volontario e quindi non controllabile... Giusto per problematizzare e specificare questo aspetto "iniziale" della proposta.
Spero di aver reso l'idea.
Comunque è una questione complessa, buone anche le tue risposte
 
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casertano9
view post Posted on 13/8/2009, 07:02




Adesso penso di aver capito cosa intendi "da dove prenderte i fondi": cioè intendi togliere il finanziamento a situazioni che non si condividono per finanziare invece programmi diversi ?
Se è così nella bacheca del gruppo Facebook ho fatto giorni fa un esempio molto preciso a proposiito che riporto quindi anche qui: 135 MILIONI (da distribuirsi nel triennio 2009 -2011) per il "reddito minimo garantito".
Tale cifra, è stata stanziata dalla Regione Lazio la settimana scorsa e rappresenta per me uno sperpero assistenzialista di bassa lega.
Sono ben altri i modi per far fronte alla disoccupazione, sottoccupazione e precariato ! Occorre creare attività realmente produttive ed utili per la Regione in cui i lavoratori siano posti stabilmente in condizioni di dignità e compartecipazione. Bisogna quindi mettere in campo investimenti "strutturali" come Fondo Regionale del Lavoro che produce occupazione e ben'essere vero e soprattutto duraturo.

Per ciò che riguarda le donazioni (che per altro come il 5 per mille ovviamente hanno un forte elemento di aleatorietà e quindi vanno viste solo come possibilità in più che ci si da) io immagino situazioni di questo tipo: dobbiamo uscire un pò dalla mentalità italiana per cui ci si mobilità solo in caso disgrazie ( vedi terremoto in Abruzzo o raccolte di fondi per fare ricerche-tra l'altro in parte inutili e/o truffaldine- sulle malattie) ma pensare anche ad eventi e raccolte per progetti di grande valore sociale come appunto la casa e il lavoro (concerti, partite di calcio, possibilità di inviare offerte tramite il cellulare);
mi viene poi in mente, ad esempio, che quartieri da costruire o progetti lavorativi di un certo rilievo potrebbero essere "adottati" da aziende che in cambio di pubblicità darebbero soldi.
Nel concetto di donazione occorre poi specificare la possibilità sia pure remota di lasciti testamentari che credo comunque siano non rari a favore della Chiesa, di strutture sanitarie o luoghi di ricovero e cura per animali.
Comunque, ripeto ti sto dettagliando fonti accessorie ma che in ogni caso non vanno sottovalutate a patto che vengano ben sollecitate.
 
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michelerpi
view post Posted on 13/8/2009, 08:53




Beh, diciamo che dal momento che cambia una giunta regionale, ci dovrebbe essere una ristrutturazione completa della distribuzione dei fondi a disposizione, per cui la vedo come una cosa un pò aleaotoria, questa di partire dalla base economica della vecchia giunta per dsitribuire i fondi.
 
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sergiomazzanti
view post Posted on 13/8/2009, 12:54




@Michele I: vedo che ci siamo capiti
:-)
@Michele T.: l'importante è far vedere quale tipo di finanziamenti riteniamo sbagliati e quali giusti. I fondi sono limitati e se prendi da una parte inevitabilmente togli dall'altra. Poi è logico che è un discorso generale, per far capire il concetto, far capire che le nostre sono proposte concrete APPLICABILI. Poi quando vinceremo le elezioni faremo i conti più precisi
;-)
 
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casertano9
view post Posted on 13/8/2009, 17:11




VINCERE .....E VINCEREMO !
 
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7 replies since 12/8/2009, 18:56   48 views
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