Giustizia, sicurezza ed immigrazione

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solonapoli65
view post Posted on 19/11/2009, 14:15




Dopo aver sentito parlare di un interessante libro di Lucia Castellano e Donatella Stasio, "Diritti e castighi", vorrei proporre delle riflessioni sul tema giustizia, sicurezza ed immigrazione.
Lucia Castellano è una coraggiosa napoletana, direttore del Carcere di Bollate, dove si sperimenta un nuovo modello di carcere, più efficace e più in linea con le nostre leggi e la nostra Costituzione, specie quell'articolo 27 dove al comma 3 si dice espressamente:
"Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato"
Un video è presente su YouTube:
https://www.youtube.com/watch?v=tJRsjGrNQq4

In un paese oramai alla deriva che pretende di equiparare l'immigrazione clandestina ai reati di mafia e dove spesso i gli imbroglioni come Tanzi o i corruttori come Berlusconi o i criminali ambientali come Bassolino e i vertici dell'Impregilo invece sono sempre a piede libero, è necessario riorganizzare sia il sistema giudiziario che quello carcerario.

I principi di questa riorganizzazione devono essere secondo me:
1) la dimuizione del ricorso alla carcerazione preventiva per tutti quei detenuti in attesa di giudizio, da adottare solo in casi di effettiva pericolosità sociale e/o di recidività. Solo questo diminuirebbe l'affollamento nelle carceri, una popolazione di ca. 60.000 persone in 200 carceri che ne potrebbero contenere massimo 40.000, in continuo aumento e fra poco qualcuno griderà di nuovo all'indulto e poi ci saranno i reati che faranno gridare "allo scandalo dell'indulto" in un vortice senza fine. Abolire la carcerazione preventiva per i casi di reati di sola immigrazione clandestina.
2) lo stanziamento di fondi per la cura dei tossicodipendenti in strutture diverse dai carceri, oggi 1 su 5 dei detenuti e' costituita da tossicodipendenti
3) dividere i detenuti comuni in strutture separate dai detenuti per reati di mafia e di altri crimini gravi.
4) aumentare i fondi per rieducazione sociale ed avvio al lavoro dei detenuti comuni.

Se va bene quest'impostazione vado avanti a sviluppare il tema con questi principi...legalità, rieducazione e prevenzione prima che "castigo" ed integrazione.
 
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michelerpi
view post Posted on 20/11/2009, 10:46




Bravo Enzo...ottimo lavoro
 
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sergiomazzanti
view post Posted on 20/11/2009, 11:02




Ottimo, Enzo!
Prosegui si
(ricordo che DOBBIAMO avere entro pochi giorni una prima bozza di programma, possibilmente entro la prossima riunione che si terrà mercoledì 25)
 
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meetup ROMA e SEI Stelle
view post Posted on 20/11/2009, 11:54




Bilancio della situazione delle carceri italia (datii di giugno 2009)

da questi dati ne discendono tutta una serie di considerazioni e proposte....

- per quanto riguarda le carceri, privilegiare strutture piccole, dove il direttore e gli assistenti sociali possano avere il polso della situazione di ogni singolo detenuto. Nelle carceri grandi, tipo "Opera" a Milano, il detenuto è solo un numero e non c'è nessuna possibilita di avere rapporti personali tra direzione e detenuti. Questo significa non avere il polso della situazione, avere difficoltà nel monitoraggio di casi umani più difficili e complessi, ecc...
- impensabile creare percorsi alternativi per i detenuti senza adeguare il numero delle guardie carcerarie alle necessità (attualmente la carenza di organico è gravissima)
- suicidi e morti in carcere. 1/3 dei decessi in carcere deriva da suicidi. ;Manca l'assistenza psicologica. Il numero degli assistenti sociali è così basso che non si riesce a seguire con continuità i denenuti con gravi problemi psicologici.La salute nei carceri è affidata oggi al Servizio Sanitario Nazionale. Le regioni devono però garantire che le funzioni siano espletate correttamente. Da cui l'idea di sviluppare la figura del "garante delle carceri" nel Lazio. C'è già ma non ha mezzi adeguati.
- monitoraggio continuo per il problema "tortura", spesso praticata nelle carceri e/o durante li fermi di polizia. E' un problema reale di cui poco si parla.
- recupero dei detenuti stranieri. Oggi circa un 60% dei detenuti è straniero, che spesso si è trovato in una rete di conoscenze che lo ha portato al crimine. Dare occasioni di riabilitazione a questi soggetti in modo da evitare che una volta tornati fuori rientrino nei giri cirminali, non avendo alternative "pulite" per vivere.


c'è tutto il discorso riguardo la scarsissima efficienza della giustizia in Italia.
Perché?
- mancano mezzi adeguati nal servizio di giudici e cancellieri
- mancano percorsi professionali che premino chi lavora con coscenziosità e penalizzino chi non lavora bene. SIstemi per stimolare una maggiore professionalità di chi lavora nel settore giustiza, che come quello della sanità, presenta situazioni nel territorio "a macchia di leopardo", ovvero ci sono operatori della giustizia, procure, tribunali, che fanno un lavoro encomiabile ed altre dove i processi non vanno avanti per incuria e disinteresse.

Edited by meetup ROMA e SEI Stelle - 20/11/2009, 12:15
 
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meetup ROMA e SEI Stelle
view post Posted on 22/12/2009, 14:00




Dopo gli stimoli del giornalista presente sabato sera alla presentazione della Rete dei Cittadini ed anche di un mio amico che ha seguitp la riunione ecco alcune

Proposte sull'immigrazione:
1- istituire un'ASSESSORATO specifico per le politiche dell'immigrazione
2- garantire il DIRITTO ALLA SCOLARITA' a tutti i bimbi extracomunitari che frequentano la scuola e che potrebbero trovarsi, di punto in bianco, ad essere clandestini come i loro genitori (basta che scada un permesso di soggiorno per trovarsi in questa condizione)
3- sviluppare in tutti i modi lo SCAMBIO INTERCULTURALE tra le varie realtà di immigrati presenti nel territorio e tra di loro e la cittadinanza locale. Il razzismo è frutto dell'ignoranza.
4- creare percorsi culturali per gli immigrati dove possano facilmente imparare la lingua, le leggi e la cultura italiana, percorsi obbligatori per l'inserimento dell'immigrato stesso.
5 - non ignorare la casistica rappresentata dalla delinquenza di immigrati irregolari, trattandola però alla stessa stregua della delinquenza italiana. L'immigrato è quasi sempre l'anello debole della catena delinquenziale, bisogna rompere questa catena dando opportunità a chi vuole vivere onestamente e punendo chi delinque.
6 - creare un tavolo di confronto e di lavoro sul problema dei rom che non può essere ignorato e neanche risolto con politiche falsamente buoniste o politiche razziste. Bisogna contemperare l'esigenza di sicurezza dei cittadini col rispetto della dignità della persona umana e dei diritti delle minoranze, anche di quelle scomode. E qui servirebbero proposte operative di chi lavora nel campo

punti cardine:
- CULTURA - INTERSCAMBIO CULTURALE
- SICUREZZA
- RISPETTO DEI DIRITTI CIVILI, POLITICI E SOCIALI

A mio avviso occorre superare da un lato il buonismo retorico del PD che non affronta i veri nodi della questione, dall'altro le posizioni razzistiche che non ci possono in alcun modo rappresentare. Occorre affrontare i problemi e non far finta di niente, come viene fatto oggi dalle amministrazioni locali.

Queste sono proposte che vanno meglio contestualizzate e "rimpolpate" nel nostro programma
 
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4 replies since 19/11/2009, 14:15   46 views
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