Dopo aver sentito parlare di un interessante libro di Lucia Castellano e Donatella Stasio, "Diritti e castighi", vorrei proporre delle riflessioni sul tema giustizia, sicurezza ed immigrazione.
Lucia Castellano è una coraggiosa napoletana, direttore del Carcere di Bollate, dove si sperimenta un nuovo modello di carcere, più efficace e più in linea con le nostre leggi e la nostra Costituzione, specie quell'articolo 27 dove al comma 3 si dice espressamente:
"Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla
rieducazione del condannato"
Un video è presente su YouTube:
https://www.youtube.com/watch?v=tJRsjGrNQq4In un paese oramai alla deriva che pretende di equiparare l'immigrazione clandestina ai reati di mafia e dove spesso i gli imbroglioni come Tanzi o i corruttori come Berlusconi o i criminali ambientali come Bassolino e i vertici dell'Impregilo invece sono sempre a piede libero, è necessario riorganizzare sia il sistema giudiziario che quello carcerario.
I principi di questa riorganizzazione devono essere secondo me:
1) la dimuizione del ricorso alla carcerazione preventiva per tutti quei detenuti in attesa di giudizio, da adottare solo in casi di effettiva pericolosità sociale e/o di recidività. Solo questo diminuirebbe l'affollamento nelle carceri, una popolazione di ca. 60.000 persone in 200 carceri che ne potrebbero contenere massimo 40.000, in continuo aumento e fra poco qualcuno griderà di nuovo all'indulto e poi ci saranno i reati che faranno gridare "allo scandalo dell'indulto" in un vortice senza fine. Abolire la carcerazione preventiva per i casi di reati di sola immigrazione clandestina.
2) lo stanziamento di fondi per la cura dei tossicodipendenti in strutture diverse dai carceri, oggi 1 su 5 dei detenuti e' costituita da tossicodipendenti
3) dividere i detenuti comuni in strutture separate dai detenuti per reati di mafia e di altri crimini gravi.
4) aumentare i fondi per rieducazione sociale ed avvio al lavoro dei detenuti comuni.
Se va bene quest'impostazione vado avanti a sviluppare il tema con questi principi...legalità, rieducazione e prevenzione prima che "castigo" ed integrazione.