F) URBANISTICA: TRASPORTI, GESTIONE DEL TERRITORIO E TURISMO, Discussione

F) Urbanistica: trasporti, gestione del territorio e turismo

Principi Generali:

Chilometri zero.
Piano regolatore regionale per l'urbanistica
Incremento del trasporto pubblico, soprattutto su ferro
Riqualificazione delle aree urbane minori e decongestionamento di Roma

Proposte

- Delocalizzazione delle strutture regionali
- Drastica riduzione delle deroghe e dei condoni
- Lotta all'abusivismo edilizio
- Riqualificazione e tutela del territorio
- Stop alla cementificazione selvaggia e alla creazione di quartieri dormitorio
- Incentivi per la ristrutturazione di edifici esistenti, con criteri di efficienza energetica, e disincentivi per la costruzione di nuovi edifici
- Requisizione e utilizzo appartamenti sfitti da più di 5 anni, di proprietà di Banche, Enti (pubblici e non) ed Assicurazioni
- Aumento sensibile delle imposte per gli appartamenti sfitti
- Criteri rigidi improrogabili per la costruzione di nuovi edifici: Garantire che le nuove zone edificate siano dotate di strutture e servizi adeguati (negozi, trasporto pubblico, zone verdi, luoghi di culto, ecc.); che devono essere avviati prima delle abitazioni; Adibire almeno il 30% delle nuove abitazioni a edilizia popolare; Subordinamento alla richiesta reale di edifici: dimostrare di avere al momento dell'inizio della costruzione già almeno il 50% di acquirenti; concessioni proporzionate all'aumento della popolazione
- Ripristino delle condizioni originarie per l'edificazione di nuove aree
- Garantire che le nuove zone edificate siano dotate di strutture e servizi adeguati (negozi, trasporto pubblico, zone verdi, ecc.)
- Subordinamento delle concessioni edilizie alla richiesta reale di edifici
- Piano coordinato di riduzione degli spostamenti obbligatori (lavoro, burocrazia, acquisti)
- Servizi di organizzazione di forme di trasporto collettivo (car pooling, car sharing)
- Collocamento territoriale: creazione di un database per facilitare la vicinanza di residenza e luogo di lavoro
- Decentramento degli uffici e dei trasporti pubblici
- Creazione di servizi all'interno delle aziende a partecipazione 50% pubblica, 50% a carico dell'azienda
- Ristrutturazione, rifacimento, raddoppio Rete Ferroviaria regionale: Rieti-Roma, Viterbo-Roma, Fiumicino-Orte
- Creazione di un corridoio ferroviario Roma-Latina, al posto del nuovo corridoio autostradale, messa in sicurezza e allargamento della Pontina
- Incremento delle corse notturne e treni a chiamata
- Realizzazione di raccordi ferroviari provinciali che colleghino tutte le località intorno ad ogni capoluogo di provincia; integrazione con trasporti su gomma per le località più difficili da raggiungere
- Diminuzione progressiva del traffico aereo, costoso e dannoso per l'ambiente e la salute (no all'allargamento dell'aeroporto di Ciampino e alla costruzione degli aeroporti di Frosinone e Viterbo)


Edited by sergiomazzanti - 28/12/2009, 19:09

La sezione Trasporti del programma di Grillo per eventuali spunti

Ciao Sergio,
secondo me qui si potrebbero aggiungere due punti per il passaggio al trasporto pubblico non inquinante e per incentivare tale passaggio anche per quello privato:
1) programma di graduale "rottamazione" degli autobus di trasporto pubblico per il passaggio a mezzi elettrici o ibridi, a benzina/metano/GPL ed elettrici, con basse emissioni CO2 (nel caso elettrico ad emissioni zero)
2) aumento "colonnine" ricarica elettrica per promuovere utilizzo delle future minicar elettriche (iMIEV della Mitsubishi, disponibile dal 2010 in Europa ), incentivi aggiuntivi regionali per auto a metano ed elettriche.

ciao

Enzo
PARTITO DEL SUD

Bravo Enzo. Ottime proposte direi......

Agiiungerei:
- promozione del trasporto con bicicletta tramite incentivi alla costruzione delle piste ciclabili e ai mezzi pubblici che accettino biciclette a bordo.

Riguardo l' urbanistica si dovrebbe portare l' attenzione anche sulla qualità del territorio dove vengono costruiti nuovi edifici. Ad esempio, che non sia un'area vicina a zone industriali inquinate o a discariche e inceneritori.

Per Elena: E chi non sa andare in bicicletta come me ?

Per Vanessa: Sarebbe meglio se quelle zone non esistessero proprio.....

non sono molto d'accordo sul punto riguardante il traffico aereo. Mi spiego. La diminuzione progressiva del traffico aereo è un'arma a doppio taglio. Gli aeroporti di Ciampino e di Fiumicino sono fonte di comunicazione con l'estero e una risorsa valida per la crescita economica di una regione. Sono però d'accordo con il non allargamento dell'aeroporto di Ciampino e la non costruzione degli aeroporti di Frosinone (della cui idea neanche ero informata) e Viterbo. A meno che non vengano costruiti in zone adatte. Ma l'aeroporto di Viterbo se non sbaglio sostituirebbe quello di Ciampino il che equivale a una spesa enorme e a un caos notevole. Poi essendo di Roma è ovvio che è più comodo l'aeroporto a Ciampino...ehm...

Il problema generale non è il traffico con l'estero, ma quello interno facilmente sostituibile con un sistema ferroviario decente e a prezzi accessibili.
Bisogna invertire la tendenza esprimendo il concetto

+ treni
- aerei
(almeno per i trasporti interni)

Questo volevamo esprimere con questo punto del programma.
Comunque possiamo trovare formule più chiare e sintetiche di tutti i punti di vista.
Si potrebbe parlare di "razionalizzazione" del traffico aereo.
A noi interessa che non si costruiscano nuovi aeroporti
perchè
NON NE ABBIAMO BISOGNO
ci sono alternative più rispettose del territorio e della salute dei cittadini

Se non funzionano bene i trasporti interni come fanno a funzionare quelli con l'estero ?

Ok, ho capito il concetto espresso del punto! Direi anche che il termine razionalizzazione è perfetto!

nel nostro progetto c'è un altro punto da tener sempre in considerazione ossia che le strutture devono essere fatte con il favore dei cittadini.

Siamo noi cittadini a dover decidere del nostro territorio. Siamo noi a dover mettere sul piatto della bilancia benefici e svantaggi portati da un aeroporto o una stazione ferroviaria, e siamo noi a dover decidere la posizione dell'eventuale stazione.

Bisogna considerare sempre che una grande opera è prima di tutto un business per i pochi imprenditori piuttosto che per i tanti cittadini.