Inseriamo qui proposte per applicare concretamente nello statuto regionale forme di democrazia diretta.
Vi inoltro la proposta di legge di un consigliere comunale della lista civica a 5 stelle di Cesena (da vedere se e come applicarlo alla regione; comunque ci potrebbe essere utile per le eventuali liste comunali)
Mozione Guiduzzi“IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA LE SEGUENTI MODIFICHE ALL’ARTICOLO 9 DELLO STATUTO COMUNALE DI CESENA COME SEGUE:
1)che il titolo sia cambiato “ Art. 9 –Petizioni, referendum, iniziative popolari e bilancio partecipativo”
2)che di seguito all’articolo 9, sia aggiunto l’Art. 9-bis e l’art 9-ter: “Art. 9-bis: Sono istituiti, in ottemperanza all’Art. 71 della Costituzione Italiana, e in base al D.Leg. 18 agosto 2000, sulle attribuzioni degli enti locali, i Referendum di Revoca degli incarichi di Giunta, i Referendum abrogativi, i Referendum Obbligatori, in caso di proposte di attività con spesa comunale maggiore ai 500.000 Euro, i Referendum deliberativi (o Iniziativa Popolare) per la delibera di nuove norme e Progetti di Legge, o loro modifica, ognuno dei quali anche in materia finanziaria e sempre e solo relativamente a materie di competenza comunale. I Referendum e le Iniziative non prevedono quorum. Il numero di firme necessarie per poter depositare le richieste referendaria e di Iniziativa è fissato allo 0,4% (quattro millesimi) della popolazione di Cesena. Il Referendum Finanziario Obbligatorio è indetto dal Sindaco, dopo che la proposta di spesa sia stata presentata in bozza agli Organi Comunali Collegiali. E’ fatto d’obbligo che il Comune copra sia le spese per la consegna ad ogni cittadino avente diritto al voto, di un opuscolo sulle motivazioni dei promotori, sia i costi di almeno un momento assembleare pubblico prima del voto, gestito con la seguente procedura: a) conferenza di specialisti; b) esposizione non censurata di dati e ricerche ad opera dei cittadini richiedenti; c) discussion table dei partecipanti; d) raccolta pubblica delle osservazioni esposte nei discussion table, al fine di consentire ai cittadini un momento informativo da più punti di vista. Le assemblee informative sono presiedute e coordinate dal Presidente, estratto a sorte da apposito albo dei formatori delle Pratiche Non –violente, contestualmente alle elezioni comunali. Il documento risultante dall’Assemblea è affisso all’albo Comunale, pubblicato integralmente dai quotidiani locali e messo on-line sul sito del Comune entro 7 gg dalla firma del Sindaco. Si fa inoltre divieto di consentire ai giornali di trattare gli argomenti oggetto di referendum a un mese dal voto, come accade nei paesi europei che da anni utilizzano questi strumenti.
Art. 9-ter: Sono inoltre istituite le assemblee di bilancio partecipativo, almeno 4 per ogni legislatura, per la pianificazione delle attività comunali. La prima Assemblea deve avere luogo entro un mese dalle elezioni comunali. La seconda dopo 4 mesi dalle elezioni. In quell’occasione, i singoli assessori presentano il Piano delle Attività annuali. Le 2 Assemblee successive hanno luogo a intervalli di tempo pari a un anno. Le Assemblee di bilancio partecipativo vengono gestite con la procedura delle Assemblee pre-referendarie precedentemente descritte. Le Assemblee si svolgono alla presenza delle Autorità Cittadine e i risultati della raccolta dei pareri è consegnato al Sindaco e all’Ufficiale incaricato dell’Ufficio di Protocollo, in due copie, di cui la seconda viene firmata da entrambi e riconsegnata al Presidente dell’Assemblea. Il Presidente dell’Assemblea è estratto a sorte da apposito albo dei formatori delle Pratiche Non-violente. Il documento risultante dall’Assemblea è affisso all’albo Comunale, pubblicato integralmente dai quotidiani locali e messo on-line sul sito del Comune entro 7 gg dalla firma del Sindaco.”