CITAZIONE (rufoguerreschi @ 11/3/2010, 15:32)
Infatti servizi di e-governemnt (sanità, burocrazia, etc) e di partecipazione elettronica che non siano in software libero (o almeno a codice verificabile) non potrebbero mai garantire la privacy, la sicurezza, l'autenticazione o l'anonimato.
Rufo
Devo contraddirti caro Rufo, la questione non si gioca sulle garanzie di privacy, sicurezza, etc. Si gioca sugli enormi costi che i software commerciali hanno sulle PA.
Tecnicamente prodotti e sistemi commerciali, se ben implementati, garantiscono tutto quanto ti lascia perplesso. Soprattutto sui sistemi che gestiscono dati delle PA, questi devono rispondere a requisiti in termini di sicurezza, affidabilità e manutenibilità molto stringenti e dettati dalle PA stesse.
C'è solo il "neo" che licenze costano milioni di euro che si intascano i vari billgates della situazione.
Open source, per finire, non implica miglior prodotto, maggior sicurezza o privacy, anzi è quasi sempre vero il contrario.
Io penso che per i "programmi" sia d'obbligo ricorrere all'open source (immaginate quanti mila pc hanno installato Windows nelle PA -costo di circa 70-200€ a copia-), mentre per i "sistemi" che dietro le quinte muovono e gestiscono dati, i tempi sono poco maturi e ci sono poche realtà in grado di realizzarne in open source.
Saluti
gb