CHI VOGLIAMO ESSERE, discussione aperta su come vediamo RDC,e come vorremo essere

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rufoguerreschi
view post Posted on 23/4/2010, 18:49




Propongo che una o più di queste proposte siano inserite fra i primi punti degli obiettivi programmatici ed identitari della Rete dei Cittadini:

A. RdC avrà "2 Statuti", uno per sè ed uno per future liste elettorali
-1 statuto per l'associazione Rete dei Cittadini, associazione politica di cittadini interessati alla promozione di valori politici ed etici, e alla promozione di liste elettorali democratico-dirette.
-1 statuto come modello "organizzativo democratico-diretto" che la RdC, aggiornerà continuamente, e s'impegnerà ad applicare ad ogni lista che vorrà promuovere in futuro, e che offre a qualsiasi gruppo di cittadini del paese per la presentazione di liste elettorali in democrazia-diretta
Infatti, RdC oggi stà utilizzando uno statuto basato sul modello della Lista Partecipata v.2 che, oltrechè personalizzato male e in fretta, non è mai stato concepito per una associazione politica di poche decine. Infatti, un associazione politica come RdC e una lista elettorale che concorre a date elezioni hanno esigenze statutarie molto diverse.

B. Promozione della Prima Assemblea Ri-costituente Italiana, condizionatamente all'applicazione di adeguate regolamenti per la sua elezione
Essendo ormai molte delle istituzioni stesse dello Stato, e la maggior parte delle classi dirigenti politiche, economiche e mediatiche, i primi garanti dell'illegalità e incostituzionalità dilagante nel paese;
Essendo ormai cronica la deriva autarchica e oligarchica del paese, a seguito principalmente all'enorme aumento del ruolo assunto dalla televisione nella formazione del consenso, con 4 ore di televisione meida al giorno, e dell'enorme concentrazione dello stesso;
La RdC ritiene che per la restaurazione prossima e affermazione futura della legalità e costituzionalità, nonchè di livelli accettabili di democrazia e libertà, sia auspicabile un azzeramento delle attuali "classi dirigenti" politiche, economiche, finanziarie, mediatiche ed intellettuali del paese, ed un'adeguamento della costituzione ad un rivoluzionato ruolo delle tecnologie di comunicazione nel funzionamento dei una società democratica.

La RdC, quindi, intavolerà nei prossimi mesi una discussione aperta sull' auspicabilità di continui moti di proteste, auto-organizzazione e sommovimenti dei cittadini italiani, ovviamente assolutamente non violenti, seguita dal elezioni di assemblea ri-costituente nazionale, sul tipo di quelle che hanno seguito il crollo del muro nell'est europeo. ma solo condizionatamente all'effettiva applicazione di un Regolamento per l'elezione della Prima Assemblea Ri-costituente Italiana contenga i 2 seguenti requisiti fondamentali:

1. A tale Assemblea Ri-costituente, e alle prime elezioni di organi statutari che la seguiranno, non potranno candidarsi persone che, direttamente o attraverso società, hanno o hanno avuto ruoli di alcun tipo, eccetto che minimi, come: dirigenti di partiti o eletti di istituzioni pubbliche; partecipazioni societarie in mezzi di comunicazione; proprietà superiori a 3 Milioni di euro; conduttori di talk show o telegiornali.
2. Dato il contesto di "rincoglionimento" totale degli italiani operato in 20 anni da caste economiche, caste politiche, ed in particolare dallo Psiconano (B.), attraverso i loro mezzi d'informazione, è ovviamente essenziale che l'elezione della Prima Assemblea Ri-costituente Italiana sia preceduta da una temporanea radicale liberalizzazione e/o democratizzazione di ogni canale di comunicazione di massa. Sarà una specie di "par condicio al cubo", ma effettuata preventivamente con affidamento, parziale o totale, a comitati eletti del controllo operativo su ogni mezzo.

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Rufo
www.telematicsfreedom.org, presidente
www.democraticidiretti.org, iscritto
 
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Otello 64
view post Posted on 23/4/2010, 23:42




Questa frase (secondo me) è ridondante …

La responsabilità dello stato attuale di perdita della sovranità e quindi dei diritti è dei cittadini stessi e devono essere i cittadini stessi a riprendersi le proprie sovranità. RETE DEI CITTADINI vuole essere lo strumento per ridare la sovranità al popolo, per riprenderci il potere di decidere del nostro futuro

Perché ripete più o meno gli stessi concetti sulla “Sovranità popolare” espressi in questa, che sta nell’incipit: …

"RDC è una federazione di soggetti indipendenti accomunati dagli ideali e dai valori espressi nel Manifesto e dalla volontà di/per riacquistare la sovranità popolare".

Se dovessi scegliere fra le due, preferisco la frase finale ma rielaborata meglio e senza dare ai cittadini (che non hanno mai fatto politica) la responsabilità, che hanno tutti quei marpioni che hanno fatto una pseudopolitica, tradendo le promesse … oppure, meglio ancora, affermando che le cose non potranno mai cambiare, se il Cittadino stesso non si rende più attivo e disponibile A CONTROLLARE IL SISTEMA e a darci una mano per combattere le caste.

E tale frase, ben rielaborata, la metterei al posto dell’incipit, oppure bisogna fare una bella sintesi di entrambe e utilizzarne una sola … o no?
 
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enza raso
view post Posted on 24/4/2010, 09:19




@luciano
Scusa Luciano, potresti gentilmente evidenziare le variazioni al testo in modo da non costeringerci a rileggerlo tutto?
Sono comunque d'accordo con l'analisi fatta da Luciano relativamente ai banchetti ed al volantinaggio piuttosto che con quella fatta da Alessandro. I banchetti ed il contatto con la gente sono per me il principale modo di fare politica. L'unico rimpianto che possiamo avere è che ne sarebbero serviti di più, come Luciano giustamente ha detto.

Scusate tutti la mia evidente poca intelligenza ma vorrei fare nuovamente la domanda che ho tentato di fare l'ultima volta in assemblea PBC a tutti:
quello che RdC vuole essere per il futuro, sebbene con qualche piccola diversità nei vari documenti, è abbastanza chiaro, quello che non mi è chiaro per niente è che fine fanno i movimenti che in questo momento aderiscono alla Rete dei Cittadini. Parlo evidentemente dei movimenti che già esistono a livello nazionale: partito del Sud, Rinnovamento. Democratici Diretti e PBC. A me non senbra per niente chiaro come questi movimenti possano coesistere, se non fosse altro per la scarsità delle risorse da dedicare. Capisco che questo forse è un problema solo mio ma davvero se dovessi scegliere tra dedicare un'ora ad un'assemblea del pbc lazio o alla rete, avrei grossi problemi
 
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laura raduta
view post Posted on 25/4/2010, 00:15




@Enza: la federazione significa che bisogna non solo mantenere i movimenti, ma renderli piu forti singolarmente in qunto sono la richezza della Rete dei cittadini!!!
quando ci sarà da fare a Latina o in qualsiasi altro comune, si lascerà spazio ai movimenti in quel comune, si darà una mano ma si continuerà a lavorare anche ognuno per conto suo, ognuno sul suo territorio e/o sulla sua tematica. mi sembra abbastanza chiaro dal doc, ma se vogliamo lo possiamo ribadire con una frase mirata.
 
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sergiomazzanti
view post Posted on 25/4/2010, 18:06




Scusate, è un periodo impicciatissimo con il lavoro (diciamo con i miei 4-5 lavori... ho perso il conto).
Entro domani cerco di contribuire all'aggiustamento del documento.
Se ho capito bene l'ultima versione è questa postata da Luciano , vero?
 
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sergiomazzanti
view post Posted on 25/4/2010, 23:07




Riparto dalla versione di Luciano, anche se effettivamente avrebbe fatto molto meglio a segnare le sue modifiche (sennò si ricomincia sempre da capo, o quasi).
Le mie correzioni in giallo.

QUOTE (starbearer @ 23/4/2010, 12:15)

Modifica da parte di Luciano



UNITI NELLE DIVERSITA’



“La lista civica RETE DEI CITTADINI è una federazione su base regionale di associazioni, comitati, liste civiche e singoli cittadini, accomunati dagli ideali e valori espressi nel Manifesto e dalla volontà di riprendersi la sovranità popolare per migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini

Ho cercato di renderlo meno ridondante. Inoltre RdC non è una federazione regionale, ma, credo, su base regionale
QUOTE
RETE DEI CITTADINI è nata con l’obiettivo immediato di creare una lista per le regionali del Lazio 2010 che unisse tutti coloro che vogliono restituire la sovranità al popolo.
Coerentemente con questi principi RETE DEI CITTADINI si è mantenuta indipendente da tutti i partiti e gli attuali schieramenti politici, proprio perchè essi non sono espressione degli interessi dei cittadini, ma delle grandi lobby di potere.

Eliminato ripetizioni rispetto all'inizio e semplificato
QUOTE
Oggi RETE DEI CITTADINI, attraverso un percorso difficile e non privo di ostacoli, ha finalmente maturato la consapevolezza del ruolo che può avere nella società odierna: essa può costituire lo strumento per unire le persone, i gruppi, i movimenti territoriali (anche con estensione nazionale), che condividano la volontà di dialogare per risolvere i problemi quotidiani dei cittadini, utilizzando lo strumento della democrazia diretta e partecipativa, con il fine di recuperare la sovranità popolare.

Il carattere federativo è stato e deve rimanere la peculiarità di RETE DEI CITTADINI. L’unione di cosi tanti movimenti, anche diversi tra loro per molti aspetti, ha costituito e continua ad essere una risorsa inesauribile sia per RETE DEI CITTADINI che per i movimenti stessi, che collaborando e confrontandosi si influenzano e "contaminano" reciprocamente.

Il compito di RETE DEI CITTADINI è quello di mettere a disposizione di tutti gli strumenti migliori per portare avanti le battaglie di tutti coordinandole ed inserendole in un contesto più ampio secondo il principio “Pensare globale Agire locale”.

Semplificato
QUOTE

Analisi dell'esperienza elettorale nel Lazio 2010



I problemi riscontrati sono stati molteplici: le scarse risorse umane e soprattutto economiche, a fronte di un sistema politico sempre più impermeabile a qualsiasi novità; la mancanza di una comunicazione uniforme, chiara e incisiva; l’oscuramento da parte dei mass-media; le ripetute scorrettezze da parte delle istituzioni; l’allontanamento e la diffidenza verso la politica evidente nel contatto diretto con le persone; l'alto numero di astenuti, a cui noi ci rivolgiamo in particolar modo, ma che siamo riusciti a raggiungere solo in minima parte; l'attaccamento alle ideologie, ai soliti politici o alla logica del "meno peggio" da parte degli elettori, nonostante il diffuso malcontento (per es. da comitati, associazioni, ecc); lo scarso radicamento sul territorio, soprattutto quello “romano”; una maggiore attenzione per certi modi di fare politica (banchetti, volantinaggi, peraltro in numero insufficiente e con poca costanza "geografica") rispetto ad altri, altrettanto importanti (contatti con associazioni e comitati).

Sull'ultimo punto non mi sembra siamo tutti d'accordo, ho cercato una sintesi, ma forse meglio omettere totalmente il punto
QUOTE
Nonostante tutto quasi 15.000 elettori ci hanno votato sapendo di "perdere", perchè hanno riconosciuto nella RETE DEI CITTADINI un progetto innovativo e vicino ai propri bisogni.

[...]

Per ora sono arrivato qui, vado a dormire...
 
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starbearer
view post Posted on 26/4/2010, 08:08




CITAZIONE (sergiomazzanti @ 26/4/2010, 00:07)
Riparto dalla versione di Luciano, anche se effettivamente avrebbe fatto molto meglio a segnare le sue modifiche (sennò si ricomincia sempre da capo, o quasi).
Le mie correzioni in giallo.

Capisco. Ma se notate, ho "cambiato" o aggregato qualcosa praticamente in ogni frase (o quasi) e mi sembrava esagerato cambiare colore a tutto! :-)
Ho cercato anche di tenere il tutto nei 6000 caratteri ma per ora siamo sui 7000....ma direi che possiamo accontentarci!
 
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sergiomazzanti
view post Posted on 26/4/2010, 09:10




QUOTE (starbearer @ 23/4/2010, 12:15)

Modifica da parte di Luciano



[...]

Come vogliamo essere



Concluse le elezioni regionali del Lazio, si pone l'esigenza di mutare l'organizzazione della RETE DEI CITTADINI, evidenziando in particolare la differenza tra l'associazione RETE DEI CITTADINI e i vari gruppi che la compongono, nonchè le varie realtà locali che si andranno a creare.

Il nuovo assetto di RETE DEI CITTADINI sarà descritto da un nuovo statuto e da specifici regolamenti che si andranno a definire in vista di un'assemblea ri-costituente, da tenersi nella seconda metà di maggio (tendenzialmente il 22-23).

Semplificato qualcosa, specificata parte sui gruppi; Spiegato cos'è la ricostituente
QUOTE
L'Organismo Centrale dovrà avere le seguenti funzioni:

a) garanzia del rispetto del MANIFESTO, dello STATUTO e dei REGOLAMENTI
b) amministrazione
c) gestione della comunicazione
d) gestione delle affiliazioni
e) decisionale sulle questioni di interesse generale.

Le realtà territoriali e i vari gruppi avranno piena autonomia di azione, nei limiti dello Statuto, del Manifesto e dei Regolamenti. Dovranno costituire un Comitato Promotore che interagisca attraverso dei rappresentanti con il Centrale e che decida su mandato dell’assemblea locale sulle questioni di interesse locale.
Tra le realtà locali e i gruppi dovrà vigere il metodo del “mutuo-soccorso” in momenti di manifestazioni particolarmente importanti o di appuntamenti elettorali.

aggiunti "gruppi", le cui modalità di interazione con l'organismo centrale avranno alcuni aspetti in comune con i gruppi locali; sulle differenze, che comunque ci devono essere, rimanderei la questione
QUOTE

Linee generali di azione:



1. mantenere e incrementare quello che abbiamo fatto di buono finora;

2. migliorare ed applicare meccanismi che garantiscano sempre una capacità decisionale affidata ad un collettivo e non al singolo che rispettino comunque i principi di flessibilità, efficacia e velocità; tali meccanismi dovranno essere garantiti dallo statuto attraverso modalità decisionali democratiche e snelle e attraverso la revoca delle cariche dell'associazione, che devono essere assolutamente sotto il controllo dell’assemblea;

3. radicarsi nel territorio e aumentare le affiliazioni, per creare le condizioni per essere una vera alternativa agli attuali schieramenti per le prossime elezioni;

4. avviare sempre confronti su tematiche controverse per stabilire una metodologia con il quale accogliere e rendere produttivo ciò che non è condiviso da tutti;

5. uscire dallo “spontaneismo”, ad esempio nella comunicazione, ma anche nella gestione della cassa e delle forme di autofinanziamento con una organizzazione che tenga conto delle esperienze precedenti;

6. il cambiamento politico dovrà abbracciare anche l'aspetto sociale, culturale ed economico ed alimentarsi da questi, secondo una visione globale, “olistica” della politica. Per promuovere fin da subito un simile cambiamento si prenderà spunto da modelli virtuosi già in essere (comuni virtuosi, villaggi eco-sostenibili, decrescita felice, ecc.) ed attivando idee e strumenti tra soci e simpatizzanti dell’associazione, oltre che nelle istituzioni dove RETE DEI CITTADINI è presente;

modifiche stilistiche e qualche semplificazione
QUOTE

Passi successivi:



1) Revisione dello Statuto e creazione di appositi Regolamenti, per attuare il MANIFESTO e il presente documento politico. Lo STATUTO dovrà riportare i principi generali che regolano la vita dell'associazione RETE DEI CITTADINI; i REGOLAMENTI, più semplici da modificare, raccoglieranno le applicazioni concrete di tali principi nelle realtà locali, dai comuni sotto i 15.000 abitanti alle regioni.

2) Ristrutturazione degli organi sociali dell'Associazione (per i quali vige il divieto di cumulo).
La nuova struttura organizzativa potrebbe prevedere:
a) il Consiglio Direttivo
b) il Segretario
c) il Presidente
d) il Tesoriere
e) il Garante dello Statuto
f) il Delegato Civico
g) il Delegato di Affiliazione
h) il Collegio dei Probiviri.
Tutte le cariche, per Statuto, dovranno essere revocabili in qualsiasi momento dalla maggioranza dell’Assemblea, i regolamenti espliciteranno i compiti di ognuna della cariche sociali dell’associazione.

Non se ne è parlato; il numero di organi mi sembra un po' eccessivo, non escluderei una "razionalizzazione" in direzione di una maggiore semplificazione; la frase che ho aggiunto, peraltro bruttina, vuole far capire che la struttura proposta è una delle possibili strutture, ma è ancora da valutare
QUOTE
3) L'associazione dovrà favorire la creazione di liste civiche in linea con i principi della RETE DEI CITTADINI in tutto il territorio nazionale dove si manifestino esigenze e volontà della cittadinanza.

sostituito "anticasta", che spiega solo una parte dei "paletti" stabiliti dal manifesto e dallo statuto; per lo stesso motivo ho tolto "puntando sulla trasversalità e sulla democrazia diretta", che è sottinteso nel manifesto e nello statuto
QUOTE
4) Le liste dovranno operare costantemente (prima e dopo le elezioni, indipendentemente dai riscontri elettorali), sia sul territorio (sportello del cittadino, iniziative sociali, ambientali e culturali, ecc.) che nei confronti delle istituzioni (partecipazione ai consigli, interrogazioni, proposte di legge di iniziativa popolare, referendum, ecc.)

Conclusioni



I fini di questa nostra federazione si riassumono nei seguenti punti-obbiettivo:

a) Mantenere una autentica trasversalità, cioè l'indipendenza dagli attuali schieramenti politici (destra-sinistra-centro) e dal sistema di potere legato alle lobby di potere

"lobbie" (minuscolo, per carità) non ha di per sè un'accezione negativa, significa solo "gruppo di pressione", per questo ho aggiunto "di potere", per connotare il tipo di lobbie contro cui ci schieriamo
QUOTE
b) Controllo democratico delle cariche sociali e degli eletti;

c) Modello federativo su base regionale, con decentramento e radicamento nel territorio, mantenendo inalterata la vocazione di RETE DEI CITTADINI di aggregare sia gruppi che singoli cittadini;

d) Informazione libera, indipendente e deideologizzata.

quest'ultimo punto lo toglierei, non perchè non sia importante, ma perchè non ne abbiamo parlato e soprattutto perchè nel resto del documento non se ne parla in nessun modo; dobbiamo inoltre ragionare se per fare "informazione libera" lo strumento migliore sia RdC o i vari gruppi aderenti
QUOTE
Oggi la gente non conta più nulla.
Siamo noi semplici cittadini a doverci riprendere la nostra sovranità.

La chiosa in effetti non era un granchè; era una rivisitazione, in realtà un peggioramento, di una frase che (mi pare) avevo scritto io.
Volevo chiudere con qualcosa di un po' "artistico-evocativo", ma messa così è solo una ripetizione (peggiore) delle finalità di RdC.
La nuova versione che propongo prende in considerazione anche quanto scritto da Otello, sul non enfatizzare troppo i "cittadini", parlando di "noi" (che comunque SIAMO semplici cittadini).

Spero di essere stato utile (scusate il ritardo, ma ancora per un paio di settimane sarò molto a corrente alternata).
Fino a stasera non credo proprio che tornerò sul forum, fate voi.
Ci vediamo a Via Pitacco

P.S. Non ero molto fiducioso di poter rendere questo documento organico e sintetico, ma mi pare che il lavoro di gruppo che è stato fatto ha almeno in parte raggiunto questo obiettivo
COMPLIMENTI!
 
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sergiomazzanti
view post Posted on 27/4/2010, 09:59




Mi ero dimenticato un pezzo nel finale, la mia proposta voleva essere questa

QUOTE (sergiomazzanti @ 26/4/2010, 10:10)
Oggi la gente non conta più nulla.
Siamo noi semplici cittadini a doverci riprendere la nostra sovranità.
RETE DEI CITTADINI vuole essere lo strumento per riprenderci il potere di decidere del nostro futuro.

 
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sergiomazzanti
view post Posted on 27/4/2010, 10:49




Il documento che è in votazione sul sito Clicca qui
La votazione si chiuderà mercoledì 28 aprile alle ore 24.00
(la pagina è accessibile solo agli aderenti, essendo gli unici che possono votare; se un non aderente riesce ad accedere... scrivete alla segreteria perchè vuol dire che abbiamo sbagliato qualcosa... [email protected])

UNITI NELLE DIVERSITA’




“La lista civica RETE DEI CITTADINI è una federazione su base regionale di associazioni, comitati, liste civiche e singoli cittadini, accomunati dagli ideali e valori espressi nel Manifesto e dalla volontà di conquistare la sovranità popolare per migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini”




Chi siamo stati e chi vogliamo essere

RETE DEI CITTADINI è nata con l’obiettivo immediato di creare una lista per le regionali del Lazio 2010 che unisse tutti coloro che vogliono restituire la sovranità al popolo.
Coerentemente con questi principi RETE DEI CITTADINI si è mantenuta indipendente da tutti i partiti e gli attuali schieramenti politici, proprio perchè essi non sono espressione degli interessi dei cittadini, ma delle grandi lobby di potere.
Oggi RETE DEI CITTADINI, attraverso un percorso difficile e non privo di ostacoli, ha finalmente maturato la consapevolezza del ruolo che può avere nella società odierna: essa può costituire lo strumento per unire le persone, i gruppi, i movimenti territoriali (anche con estensione nazionale), che condividano la volontà di dialogare per risolvere i problemi quotidiani dei cittadini, utilizzando lo strumento della democrazia diretta e partecipativa, con il fine di recuperare la sovranità popolare.

Il carattere federativo è stato e deve rimanere la peculiarità di RETE DEI CITTADINI. L’unione di cosi tanti movimenti, anche diversi tra loro per molti aspetti, ha costituito e continua ad essere una risorsa inesauribile sia per RETE DEI CITTADINI che per i movimenti stessi, che collaborando e confrontandosi si influenzano e "contaminano" reciprocamente.

Il compito di RETE DEI CITTADINI è quello di mettere a disposizione di tutti gli strumenti migliori per portare avanti le istanze di tutti coordinandole ed inserendole in un contesto più ampio secondo il principio “Pensare globale Agire locale”.


Analisi dell'esperienza elettorale nel Lazio 2010

I problemi riscontrati sono stati molteplici, le scarse risorse umane e soprattutto economiche, a fronte di un sistema politico sempre più impermeabile a qualsiasi novità; la mancanza di una comunicazione uniforme ,chiara e incisiva, non avendo saputo far veicolari delle “idee guida” forti; l’ oscuramento da parte dei mass-media; ripetute scorrettezze da parte delle istituzioni ; l’allontanamento e la diffidenza verso la politica evidente nel contatto diretto con le persone; l'alto astensionismo dei votanti a cui noi ci rivolgiamo ma non siamo riusciti a raggiungere; l'attaccamento alle ideologie, ai soliti politici o alla logica del "meno peggio" da parte di molti elettori votanti, nonostante il malcontento spesso manifestato(per es: i comitati, le associazioni, ecc); scarso radicamento sul territorio “romano ” .

Nonostante tutto quasi 15.000 elettori ci hanno votato sapendo di "perdere", perchè hanno riconosciuto nella RETE DEI CITTADINI un progetto innovativo e vicino ai propri bisogni.


Come vogliamo essere

Concluse le elezioni regionali del Lazio, si pone l'esigenza di mutare l'organizzazione della RETE DEI CITTADINI, evidenziando in particolare la differenza tra l'associazione RETE DEI CITTADINI e i vari gruppi che la compongono, nonchè le varie realtà locali che si andranno a creare.

Il nuovo assetto di RETE DEI CITTADINI sarà descritto da un nuovo statuto e da specifici regolamenti che si andranno a definire in vista di un'assemblea ri-costituente, da tenersi nella seconda metà di maggio (tendenzialmente il 22-23).

L'Organismo Centrale dovrà avere le seguenti funzioni:

a) garanzia del rispetto del MANIFESTO, dello STATUTO e dei REGOLAMENTI
b) amministrazione
c) gestione della comunicazione
d) gestione delle affiliazioni
e) decisionale sulle questioni di interesse generale.

Le realtà territoriali e i vari gruppi avranno piena autonomia di azione, nei limiti dello Statuto, del Manifesto e dei Regolamenti. Dovranno costituire un Comitato Promotore che interagisca attraverso dei rappresentanti con il Centrale e che decida su mandato dell’assemblea locale sulle questioni di interesse locale.
Tra le realtà locali e i gruppi dovrà vigere il metodo del “mutuo-soccorso” in momenti di manifestazioni particolarmente importanti o di appuntamenti elettorali.


Linee generali di azione:

1) mantenere e incrementare quello che abbiamo fatto di buono finora
2) radicarsi nel territorio, per creare le condizioni utili a rappresentare una vera risposta alternativa agli attuali schieramenti per le prossime elezioni.
3) garantire attraverso lo statuto modalità decisionali democratiche e snelle attraverso i metodi della democrazia diretta ed utilizzando il meccanismo delle “deleghe” ma con la possibilità , attraverso la revoca delle cariche sociali che devono essere sotto il controllo dell’assemblea che è sovrana.Lo stesso concetto del “controllo degli eletti” applicato anche al nostro interno
4) uscire dallo “spontaneismo”, ad esempio nella comunicazione, ma anche nella gestione della cassa e delle forme di autofinanziamento con una organizzazione che tenga conto delle esperienze fatte.
5) promuovere un cambiamento culturale prendendo spunto da modelli virtuosi già in essere (comuni virtuosi, villaggi eco-sostenibili, decrescita felice, ecc.) ed attivando idee e strumenti disponibili da subito tra soci e simpatizzanti dell'associazione oltre che nelle istituzioni dove presenti.
6) il cambiamento politico dovrà abbracciare anche l'aspetto sociale, culturale ed economico ed alimentarsi da questi, secondo una visione globale, "olistica" della politica


Passi successivi:

1) Revisione dello Statuto e creazione di appositi Regolamenti, per attuare il MANIFESTO e il presente documento politico. Lo STATUTO dovrà riportare i principi generali che regolano la vita dell'associazione RETE DEI CITTADINI; i REGOLAMENTI, più semplici da modificare, raccoglieranno le applicazioni concrete di tali principi nelle varie realtà locali.

2) Ristrutturazione degli organi sociali dell'Associazione (per i quali vige il divieto di cumulo).
La nuova struttura organizzativa potrebbe prevedere:
a) il Consiglio Direttivo
b) il Segretario
c) il Presidente
d) il Tesoriere
e) il Garante dello Statuto
f) il Delegato Civico
g) il Delegato di Affiliazione
h) il Collegio dei Probiviri.
Tutte le cariche, per Statuto, dovranno essere revocabili in qualsiasi momento dalla maggioranza dell’Assemblea, i regolamenti espliciteranno i compiti di ognuna della cariche sociali dell’associazione.

3) L'associazione dovrà favorire la creazione di liste civiche in linea con i principi della RETE DEI CITTADINI in tutto il territorio nazionale dove si manifestino esigenze e volontà della cittadinanza.

4) Le liste dovranno operare costantemente (prima e dopo le elezioni indipendentemente dai riscontri elettorali), sia sul territorio (sportello del cittadino, iniziative sociali, ambientali e culturali, ecc.) che nei confronti delle istituzioni (partecipazione ai consigli, interrogazioni, proposte di legge di iniziativa popolare, referendum, ecc.)


Conclusione

I fini e gli obbiettivi di questa nostra federazione si riassumono nei seguenti punti :
a) Mantenere una autentica trasversalità, cioè l'indipendenza dall'attuale sistema partitocratico e dalle lobby di potere
b) Controllo democratico delle cariche sociali e degli eletti;
c) Modello federativo con decentramento e radicamento nel territorio;

Oggi la gente non conta più nulla.
Siamo noi semplici cittadini a doverci riprendere la nostra sovranità.
RETE DEI CITTADINI vuole essere lo strumento per riprenderci il potere di decidere del nostro futuro.

Edited by sergiomazzanti - 27/4/2010, 13:47
 
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