premessa:dopo le elezioni, obbiettivo che ha unito i gruppi e i singoli in questo progetto, anche per richiesta stessa dello Statuto, dobbiamo andare verso la ri-costituente.
sentivamo il bisogno, e ancora adesso lo sentiamo, di capire prima chi siamo. per poi decidere in che direzione, come, con che struttura, andare.
abbiamo fatto per questo una grande Assemblea degli iscritti, a cui purtroppo non hanno partecipato tutti , il giorno domenica 18 aprile a Roma, per l'intera giornata.
abbiamo fatto insieme una riflessione sui risultati elettorali, abbiamo discusso e cercato una sintesi per dire chi siamo.
questa sintesi non è stata trovata per diversi motivi.
un gruppo di persone è stato incaricato di mettere insieme un documento, la cui bozza è stata letta in assemblea il 18, per poi portarlo in votazione, ovviamente cercando di esprimere a parole il sentire -volere dell'assemblea espresso a maggioranza in quel giorno.
la difficoltà di stilare questo documento ,che vi proporrò cui sotto, a partire dalla prima versione fino a quella a cui si è arrivati finora, senza aver ancora trovato la soluzione definitiva,
sta a mio modesto parere, nella confusione dentro ognuno di noi, rispetto alla domanda CHI SIAMO?
decidere chi siamo è fondamentale per sapere in che modo continuare a lavorare.
fino ad ora, eravamo un insieme elettorale di gruppi e persone, con il fine ben preciso di andare alle regionali del lazio, con un programma, nato dalla collaborazione di diverse anime.
adesso che non ci sono piu le elezioni dobbiamo capire che cosa ci puo unire, in che maniera e per andare dove.
ma partiamo per gradi
vista l'importanza del oggetto in discussione,
vi invito a riflettere e a prenderci tutto il tempo che ci vorrà, per capire bene, fino in fondo, la situazione.
dalla lettura della bozza
Uniti nella diversità e le considerazioni fatte durante l'assemblea del 18 aprile nascono i seguenti aggiornamenti:
prima modifica di Laura e Alfonso:titolo:UNITI NELLA DIVERSITà
sottotitolo: "RDC è una federazione di soggetti indipendenti accomunati da ideali e valori espressi nel Manifesto e dal' uso e dalla promozione del metodo della democrazia diretta".
RETE DEI CITTADINI è nata con l’obiettivo immediato di creare una lista per le regionali del Lazio 2010 che unisse associazioni, comitati, liste civiche e cittadini sulla base di alcuni principi fondamentali espressi nel Manifesto nonché di regole condivise che permettessero di restituire al popolo la sua sovranità, garantita dalla Costituzione, e di migliorare la qualità della vita .
Coerentemente con questi principi la RETE DEI CITTADINI si è mantenuta indipendente da tutti i partiti e gli attuali schieramenti politici, proprio perchè essi non sono espressione degli interessi dei cittadini, ma delle grandi lobbie di potere (le cosiddette “caste”).
Oggi RdC, a valle di un percorso difficile e non privo di ostacoli ha finalmente maturato la consapevolezza del ruolo che può avere nella società odierna. Oggi RdC vuole e deve essere lo strumento che unisca le persone, i gruppi, i movimenti territoriali e nazionali, che condividano la volontà di dialogare e mettere in atto soluzioni per risolvere i problemi quotidiani dei cittadini, cercando di usare e diffondere il piu possibile lo strumento della democrazia partecipativa, con il fine di recuperare la sovranità popolare.
Il carattere federativo è stato e deve rimanere la peculiarità di RdC. L’unione di cosi tanti movimenti, anche diversi tra loro per molti aspetti (“uniti nella diversità”), ha costituito e continua ad essere una risorsa inesauribile sia per i movimenti stessi che per RdC.
Il compito di RdC è quello di mettere a disposizione tutti gli strumenti possibili per aiutare a portare avanti le battaglie di tutti coordinandole ed inserendole, a seconda del caso, in un contesto più ampio secondo il principio “Pensare globale Agire locale”.
Quadro generale sull'esperienza elettorale nel Lazio 2010
I problemi riscontrati sono stati molteplici, le scarse risorse umane e soprattutto economiche, a fronte di un sistema politico sempre più impermeabile a qualsiasi novità; la mancanza di una comunicazione uniforme ,chiara e incisiva; l’ oscuramento da parte dei mass-media; ripetute scorrettezze da parte delle istituzioni ; l’allontanamento e la diffidenza verso la politica evidente nel contatto diretto con le persone; l'alto astensionismo cittadinanza a cui noi ci rivolgiamo ma che non siamo riusciti a raggiungere; attaccamento alle ideologie, ai soliti politici o alla logica del "meno peggio" da parte degli elettori votanti, nonostante il malcontento manifestato(per es: i comitati, le associazioni, il popolo viola,ecc); scarso radicamento sul territorio “romano ” .
Nonostante tutto quasi 15.000 elettori ci hanno votato sapendo di "perdere", perchè hanno riconosciuto nella RETE DEI CITTADINI un progetto innovativo e vicino ai propri bisogni.
Di fronte a questo è necessario un ripensamento e una riorganizzazione interna della RETE DEI CITTADINI, per capire in che direzione andare nel futuro.
RETE DEI CITTADINI è nata con l'obiettivo di presentarsi alle regionali del Lazio per questo la sua organizzazione ora che la prospettiva di lavoro spazia in tutta Italia dovrà mutare evidenziando la differenza tra quella che è la RETE DEI CITTADINI Associazione Nazionale e le varie realtà locali che si andranno a creare.
Queste differenze verranno evidenziate dai specifici regolamenti che si andranno a definire per la ri-costituente.
Anticipando, crediamo che L'Organismo Centrale dovrà avere le seguenti funzioni:
- garantire il rispetto del MANIFESTO, dello STATUTO e dei REGOLAMENTI
- l’amministrazione
- la comunicazione
- decidere sulle questioni di interesse nazionale
Le realtà territoriali avranno piena autonomia di azione, nei limiti dello Statuto, Manifesto e dei Regolamenti.
Dovranno costituire un Comitato Promotore locale che possa decidere sulla questioni di interesse locale, sull’organizzazione e la logistica e che interagisca attraverso un rappresentante con il Nazionale.
Linee generali di azione:
· mantenere e incrementare quello che abbiamo fatto di buono finora
· migliorare ed applicare meccanismi che garantiscano sempre una capacità decisionale affidata ad un collettivo e non al singolo
· uscire dallo “spontaneismo”, ad esempio nella comunicazione, ma anche nella gestione della cassa e delle forme di autofinanziamento
· radicarsi nel territorio, per creare le condizioni per rappresentare una vera alternativa agli attuali schieramenti per le prossime elezioni
· avviare un confronto su tematiche controverse (es. signoraggio, scie chimiche, sviluppismo, ecc.) per stabilire una metodologia con il quale accogliere e rendere produttivo ciò che non è condiviso da tutti
· promuovere un cambiamento culturale prendendo spunto da modelli virtuosi già in essere (comuni virtuosi, villaggi eco-sostenibili, decrescita felice, ecc.) ed attivando idee e strumenti disponibili da subito tra soci e simpatizzanti dell'associazione oltre che nelle istituzioni dove presenti.
· Il cambiamento politico dovrà abbracciare anche l'aspetto sociale, culturale ed economico ed alimentarsi da questi, secondo una visione globale, "olistica" della politica
Cose da fare concrete:
· Revisione dello Statuto e creazione di appositi Regolamenti, per attuare il MANIFESTO e il presente documento politico. Lo STATUTO dovrà riportare i principi generali che regolano la vita dell'associazione RETE DEI CITTADINI; i REGOLAMENTi, più semplici da modificare, raccoglieranno le applicazioni concrete di tali principi nelle realtà locali, dai comuni sotto i 15.000 abitanti alle regioni.
· Ristrutturazione degli organi sociali dell'Associazione (per i quali vige il divieto di cumulo):
a) il Consiglio Direttivo
b) il Segretario
c) il Presidente
d) il Tesoriere
e) il Garante dello Statuto
f) il Delegato Civico
g) il Delegato di Affiliazione
h) il Collegio dei Probiviri
Tutte le cariche, per Statuto, dovranno essere revocabili in qualsiasi momento dalla maggioranza dell’Assemblea,
· creando dei poli di aggregazione (es. eco-villaggi, eco-hub, urban center, ecc.) che siano molto più di semplici sedi dove svolgere delle riunioni, ma che siano veri e propri centri documentali, di autoaiuto sociale ed economici, in cui applicare concretamente alcune pratiche virtuose (compostaggio, risparmio energetico, car sharing e bike sharing, moneta alternativa complementare, orto urbano, gruppi d'acquisto, ecc.)
· L'associazione dovrà favorire la creazione di liste civiche anticasta in tutto il territorio nazionale dove si manifestino esigenze e volontà della cittadinanza, puntando sulla trasversalità e sulla democrazia diretta.
· Le liste dovranno operare costantemente (prima e dopo le elezioni indipendentemente dai riscontri elettorali), sia sul territorio (sportello del cittadino, iniziative sociali, ambientali e culturali, ecc.) che nei confronti delle istituzioni (partecipazione ai consigli, interrogazioni, proposte di legge di iniziativa popolare, referendum, ecc.)
Conclusione
a) Mantenere una autentica trasversalità, cioè l'indipendenza dagli attuali schieramenti politici (destra-sinistra-centro)
b) Controllo democratico delle cariche sociali e degli eletti
c) Decentramento e “doppia vocazione” di RETE DEI CITTADINI (singoli e gruppi)
d) Impegno a sostenere la codifica di diversi gradi di coinvolgimento istituzionalizzati tra gruppi e RdC
e) Modello federativo su base regionale
f) Necessità di radicamento tramite EcoHub o Urban Center
g) Assemblee territoriali decentrate
h) Informazione libera, indipendente e libera dalle ideologie
La responsabilità dello stato attuale di perdita della sovranità e quindi dei diritti è dei cittadini stessi e devono essere i cittadini stessi a riprendersi le proprie sovranità. RETE DEI CITTADINI vuole essere lo strumento per ridare la sovranità al popolo, per riprenderci il potere di decidere del nostro futuro.
seconda modifica da parte di Donatella:titolo:UNITI NELLA DIVERSITà
sottotitolo: "RDC è una federazione di soggetti indipendenti accomunati da ideali e valori espressi nel Manifesto e dal' uso e dalla promozione del metodo della democrazia diretta".
RETE DEI CITTADINI nasce il...... giorno ed anno.... con l’obiettivo di creare una lista per partecipare alle regionali del Lazio 2010, lista che unisce associazioni, comitati, liste civiche e cittadini sulla base di principi fondamentali espressi nel Manifesto di RdC, nonché di regole e valori condivise. con lo scopo di ridare alla gente un modo di fare politica fatto di democrazia partecipativa e diretta per restituire la sovranità al popolo, principio garantito dalla stessa Costituzione Italiana
Per raggiungere questo scopo, RdC ha scelto di intraprendere un nuovo percorso, ovvero lavorare in modo indipendente da tutti i partiti di qualsivoglia orientamento politico, perché ormai essi, non rappresentano più gli interessi dei cittadini, ma quello delle grandi lobbie di potere (le cosiddette “caste” la RETE DEI CITTADINI si mantiene indipendente da tutti i partiti e dagli attuali schieramenti politici, proprio perchè ritiene che essi non attuino sempre gli interessi dei cittadini e del popolo italiano , che non siano indipendenti delle grandi lobbie di potere (le cosiddette “caste”).
La RdC ama la trasparenza e ha in odio la corruzione ed
fatto insieme a persone unite da un sentimento condiviso, ha maturato una grande consapevolezza, frutto dell' l'incontro con i Democratici Diretti , che professano e vogliono ottenere il controllo continuativo della classe politica , anche e durante tutto il loro mandato.
Ottenuta che sia la totale sovranità del popolo, i politici eletti avranno esclusivamente poteri di rappresentanti e portavoci della volontà dei cittadini italiani espressa con il voto a maggioranza
Il controllo della classe politica si attuerà anche con la revocabilità immediata del mandato del politico, anche durante ed in qualsiasi momento, sempre se richiesta a maggioranza dai cittadini aventi diritto.
La Rete dei Cittadini aderisce a questa volontà/ intento dei Democratici Diretti ai quali riconosce l'idea ed a loro si collega per dettagli e precisazioni.
Si impegna ad eseguirla nel proprio statuto, a sostenerla, a diffonderla nelle modalità possibili, convinta che solo la sovranità totale del popolo sara' in grado di migliorare la qualità della vita del popolo medesimo.
La RdC intende inoltre essere strumento capace di unire le persone, i gruppi, i movimenti territoriali e nazionali, che condividano la volontà di dialogare e promuovere azioni che siano di aiuto e soluzione ai problemi quotidiani dei cittadini tutti.
La rete dei cittadini nella sua forma associativa decide per essere federativa al fine di accogliere quanti tra i singoli cittadini e movimenti vorranno
farne parte, conscia che l'unione di tanti movimenti e singoli anche diversi tra loro, costituisce una grande ricchezza per tutti, i singoli , i movimenti ,le associazioni, potranno conservare le loro peculiarità, senza richiesta alcuna da parte della RdC di cambiare alcuna delle precedenti o future lecite scelte.
la RdC si propone anche di mettere a disposizione i propri strumenti al fine di aiutare, coordinare la popolazione nelle forme consentite dalle leggi vigenti e sostiene fortemente il principio “Pensare globale Agire locale”.
Quadro generale sull'esperienza elettorale nel Lazio 2010
I problemi riscontrati sono stati molteplici, le scarse risorse umane e soprattutto economiche, a fronte di un sistema politico sempre più impermeabile a qualsiasi novità; la mancanza di una comunicazione uniforme ,chiara e incisiva; l’ oscuramento da parte dei mass-media; ripetute scorrettezze da parte delle istituzioni ; l’allontanamento e la diffidenza verso la politica evidente nel contatto diretto con le persone; l'alto astensionismo cittadinanza a cui noi ci rivolgiamo ma che non siamo riusciti a raggiungere; attaccamento alle ideologie, ai soliti politici o alla logica del "meno peggio" da parte degli elettori votanti, nonostante il malcontento manifestato(per es: i comitati, le associazioni, il popolo viola,ecc); scarso radicamento sul territorio “romano ” .
Nonostante tutto quasi 15.000 elettori ci hanno votato sapendo di "perdere", perchè hanno riconosciuto nella RETE DEI CITTADINI un progetto innovativo e vicino ai propri bisogni.
Di fronte a questo è necessario un ripensamento e una riorganizzazione interna della RETE DEI CITTADINI, per capire in che direzione andare nel futuro.
RETE DEI CITTADINI è nata con l'obiettivo di presentarsi alle regionali del Lazio per questo la sua organizzazione ora che la prospettiva di lavoro spazia in tutta Italia dovrà mutare evidenziando la differenza tra quella che è la RETE DEI CITTADINI Associazione Nazionale e le varie realtà locali che si andranno a creare.
Queste differenze verranno evidenziate dai specifici regolamenti che si andranno a definire per la ri-costituente.
Anticipando, crediamo che L'Organismo Centrale dovrà avere le seguenti funzioni:
- garantire il rispetto del MANIFESTO, dello STATUTO e dei REGOLAMENTI
- l’amministrazione
- la comunicazione
- decidere sulle questioni di interesse nazionale
Le realtà territoriali avranno piena autonomia di azione, nei limiti dello Statuto, Manifesto e dei Regolamenti.
Dovranno costituire un Comitato Promotore locale che possa decidere sulla questioni di interesse locale, sull’organizzazione e la logistica e che interagisca attraverso un rappresentante con il Nazionale.
Linee generali di azione:
· mantenere e incrementare quello che abbiamo fatto di buono finora
· migliorare ed applicare meccanismi che garantiscano sempre una capacità decisionale affidata ad un collettivo e non al singolo
· uscire dallo “spontaneismo”, ad esempio nella comunicazione, ma anche nella gestione della cassa e delle forme di autofinanziamento
· radicarsi nel territorio, per creare le condizioni per rappresentare una vera alternativa agli attuali schieramenti per le prossime elezioni
· avviare un confronto su tematiche controverse (es. signoraggio, scie chimiche, sviluppismo, ecc.) per stabilire una metodologia con il quale accogliere e rendere produttivo ciò che non è condiviso da tutti
· promuovere un cambiamento culturale prendendo spunto da modelli virtuosi già in essere (comuni virtuosi, villaggi eco-sostenibili, decrescita felice, ecc.) ed attivando idee e strumenti disponibili da subito tra soci e simpatizzanti dell'associazione oltre che nelle istituzioni dove presenti.
· Il cambiamento politico dovrà abbracciare anche l'aspetto sociale, culturale ed economico ed alimentarsi da questi, secondo una visione globale, "olistica" della politica
Cose da fare concrete:
· Revisione dello Statuto e creazione di appositi Regolamenti, per attuare il MANIFESTO e il presente documento politico. Lo STATUTO dovrà riportare i principi generali che regolano la vita dell'associazione RETE DEI CITTADINI; i REGOLAMENTi, più semplici da modificare, raccoglieranno le applicazioni concrete di tali principi nelle realtà locali, dai comuni sotto i 15.000 abitanti alle regioni.
· Ristrutturazione degli organi sociali dell'Associazione (per i quali vige il divieto di cumulo):
a) il Consiglio Direttivo
b) il Segretario
c) il Presidente
d) il Tesoriere
e) il Garante dello Statuto
f) il Delegato Civico
g) il Delegato di Affiliazione
h) il Collegio dei Probiviri
Tutte le cariche, per Statuto, dovranno essere revocabili in qualsiasi momento dalla maggioranza dell’Assemblea,
· creando dei poli di aggregazione (es. eco-villaggi, eco-hub, urban center, ecc.) che siano molto più di semplici sedi dove svolgere delle riunioni, ma che siano veri e propri centri documentali, di autoaiuto sociale ed economici, in cui applicare concretamente alcune pratiche virtuose (compostaggio, risparmio energetico, car sharing e bike sharing, moneta alternativa complementare, orto urbano, gruppi d'acquisto, ecc.)
· L'associazione dovrà favorire la creazione di liste civiche anticasta in tutto il territorio nazionale dove si manifestino esigenze e volontà della cittadinanza, puntando sulla trasversalità e sulla democrazia diretta.
· Le liste dovranno operare costantemente (prima e dopo le elezioni indipendentemente dai riscontri elettorali), sia sul territorio (sportello del cittadino, iniziative sociali, ambientali e culturali, ecc.) che nei confronti delle istituzioni (partecipazione ai consigli, interrogazioni, proposte di legge di iniziativa popolare, referendum, ecc.)
Conclusione
a) Mantenere una autentica trasversalità, cioè l'indipendenza dagli attuali schieramenti politici (destra-sinistra-centro)
b) Controllo democratico delle cariche sociali e degli eletti
c) Decentramento e “doppia vocazione” di RETE DEI CITTADINI (singoli e gruppi)
d) Impegno a sostenere la codifica di diversi gradi di coinvolgimento istituzionalizzati tra gruppi e RdC
e) Modello federativo su base regionale
f) Necessità di radicamento tramite EcoHub o Urban Center
g) Assemblee territoriali decentrate
h) Informazione libera, indipendente e libera dalle ideologie
La responsabilità dello stato attuale di perdita della sovranità e quindi dei diritti è dei cittadini stessi e devono essere i cittadini stessi a riprendersi le proprie sovranità. RETE DEI CITTADINI vuole essere lo strumento per ridare la sovranità al popolo, per riprenderci il potere di decidere del nostro futuro.
Edited by Tom_72 - 20/4/2010, 14:14