sergiomazzanti |
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| Le motivazioni di cambiare la quota di adesione sono varie. I 15 euro all'anno non sono una grande spesa, come non lo sono 5 (o anche 25) Ma danno l'idea che il nostro obiettivo può essere anche economico, e mettono diffidenza. 15 euro credo sia stato una buona scelta per il periodo elettorale dove c'era bisogno di un "tesoretto" iniziale. Ora è più importante essere di più. Altro ragionamento: con i nuovi progetti (economia alternativa, gruppo d'acquisto fotovoltaico, ecc.) iscriversi avrà una motivazione in più, non solo politica. Differenziare potrebbe significare: Iscritto passivo: 5 euro per chi si iscrive a RdC come associazione che raccoglier persone per attuare pratiche virtuose Iscritto attivo: 10 euro per chi si iscrive a RdC come gruppo politico-decisionale Iscritto alle liste elettorale: X euro (lo decide il gruppo Lista di volta in volta, a seconda delle esigenze, si può anche far pagare 15 euro o anche qualcosa di più, perchè è chiaro l'obiettivo e le spese elettorali si sa che sono tante)
Sono comunque contrario a togliere la quota di iscrizione, perchè un minimo di impegno bisogna darlo, inoltre nessuna quota faciliterebbe "giochetti"
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