| Ciao a tutti. Dopo una vita (Tommaso starà probabilmente stappando bottiglie di champagne), mi sono deciso ad iscrivermi al forum, a fornire anche qui le risposte ai più che legittimi dubbi dello stesso Tommaso e ad aggiungere un tassello alla mia idea di programma in favore della disabilità visiva.
Inizio con il chiarire il dubbio relativo al Centro Regionale Sant'Alessio Margherita di Savoia, riportando quella che è la posizione dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sull'argomento. Le ragioni addotte dall'Associazione a difesa della trasformazione del Centro (attualmente una IPAB) in fondazione di diritto privato, che Rete dei Cittadini può o meno fare proprie, sono le seguenti: 1 - l'alternativa sarebbe la trasformazione dell'IPAB in ASP (Agenzia di Servizi alla Persona), che, in quanto tale, fornirebbe servizi a tutte le categorie di disabili. Tale scelta non appare condivisibile perché: a) comporterebbe un enorme aumento degli utenti fruitori dei servizi riabilitativi e del ventaglio di servizi offerti, che la struttura non sarebbe in grado di gestire correttamente, per via delle sue dimensioni contenute e del personale ivi presente, specializzato in servizi in favore della disabilità visiva; b) il Centro è attualmente l'unica struttura sul territorio della Regione Lazio in grado di fornire trattamenti riabilitativi alle persone non vedenti ed ipovedenti; se anch'esso venisse snaturato nelle sue funzioni, sarebbe ancor più difficile per questa categoria di persone trovare risposte alle loro esigenze di autonomia e vita indipendente. 2 - Il Centro dispone di un notevole patrimonio immobiliare, i cui proventi sono, al momento, utilizzati per finanziare parte delle attività riabilitative e di formazione ospitate al suo interno. La sua trasformazione in ASP provocherebbe l'acquisizione del patrimonio da parte della Regione Lazio, che sarebbe poi svincolata dal fornire servizi alle persone con disabilità visiva con i relativi proventi. Non da ultimo, il suddetto patrimonio è frutto di donazioni effettuate, fin dalla nascita del Centro (150 anni fa circa), da possidenti romani ad esclusivo beneficio delle persone cieche ed ipovedenti.
A titolo personale, sottolineo come il Centro Regionale Sant'Alessio Margherita di Savoia, al momento, sia una struttura con diverse criticità, ma che certamente i numerosi problemi non si risolverebbero con un cambiamento radicale della sua mission.
Mi permetto infine di aggiungere un punto alla bozza di programma da me inviata a Tommaso alcune settimane fa, e da lui postata in un precedente messaggio di questa discussione.
*** Nell'ambito delle competenze regionali, adottare tutte le possibili iniziative volte a migliorare l'integrazione scolastica degli studenti con disabilità visiva. ***
Perdonate la formattazione del messaggio, ma come al solito sono di corsa e per me è un po' complicato utilizzare font particolari, colori, facine, ecc. Grazie a tutti per avermi letto e parliamone, se vi va.
Bizio.
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